Regia di Rainer Werner Fassbinder vedi scheda film
Una magnifica Hanna Schygulla con Maria Braun interpreta il ruolo della vita e pensare che il film era destinato a Romy Schneider.
Il matrimonio di Maria Braun Germania Ovest 1979 la trama: In Germania nel 1943 Maria ed Hermann si sposano in Comune dalla sera alla mattina, il giorno dopo l’uomo parte per il fronte, dove viene dato per disperso, con alta probabilità di essere deceduto. Allora Maria spinta da un istinto di sopravvivenza allaccia una relazione amorosa con un militare americano di colore Bill, però un giorno il marito improvvisamente torna a casa e sorprende i due amanti, ci scappa il morto......La recensione: nel 1979 Rainer Werner Fassbinder con Il matrimonio di Maria Braun dirige in una sterminata filmografia piena di bei titoli, il suo film più famoso e di successo, chiaramente ispirato dai melodrammi di Douglas Sirk, uno per tutti “Lo specchio della vita” del 1959. Maria Braun e’ un film struggente e malinconico, uno specchio fedele su di un paese piegato in due nel dopoguerra, impegnato a rialzarsi dalle macerie materiali e morali della guerra perduta. Maria Braun una grandissima Hanna Schygulla da ricordare anche in “Lili Marleen” del 1981 e pensare che il ruolo era stato affidato a Romy Schneider, poi ritiratasi, per contrasti caratteriali con il regista, molto brava anche Gisela Uhlen nel ruolo della mamma. Maria Braun eroina coraggiosa ed intraprendente sopravvive grazie al mercato nero, diventa l’amante di Bill un soldato americano di colore ed in seguito affermata donna d’affari. Il suo riscatto simboleggia, quello del suo paese la Germania e del suo popolo, piegato, ma mai spezzato. Film sottilmente ironico e molto ben fotografato, con musiche bellissime di Peer Raben, la sontuosa scenografia di Helga Ballhaus, Claus Hollmann e Norbert Scherer. Il riscatto e la scalata sociale di Maria Braun è la minuziosa ed attenta descrizione di un carattere forte, cinico e determinato, per scappare dalla malattia della povertà e conquistare un’affermazione sociale. Il tutto e venato di sarcasmo sottile, lo scopo di una finta felicità, un raggiungimento di vacuo benessere sociale, ma la felicità è un’altra cosa. Il finale rivolta le carte in tavola, una esplosione deflagrante distruggerà in un breve attimo lo status faticosamente raggiunto, proprio quando tutto sembrava procedere bene, ma ad un prezzo morale altissimo. La data è molto significativa trattasi del 4 luglio del 1954, il giorno in cui la Germania Ovest vinceva a Berna in Svizzera 3-2 contro la favorita Ungheria il campionato del mondo di calcio, a tal proposito, per chi vuole approfondire questo versante invito a vedere uno dei più appassionanti film sportivi “Il miracolo di Berna” del 2003 di Sönke Wortmann. Questo film è da annoverare senza ombra di dubbio tra i migliori film del nuovo cinema tedesco, non a caso Hanna Schygulla fu meritevole del premio come migliore attrice protagonista al Festival di Berlino del 1979. Da ricordare per finire che il film distribuito per il mercato internazionale da United Artists, fu distribuito in Italia grazie alla lungimiranza ed attenzione di Academy Pictures, società indipendente italiana fondata da Vania e Manfredi Traxler, che tanti bei titoli hanno avuto nel loro listino di cinema di alta qualità tra il 1976 ed il 2013. Voto 9 Interpreti e personaggi Hanna Schygulla: Maria Braun Klaus Löwitsch: Hermann Braun Ivan Desny: Karl Oswald Gisela Uhlen: madre Elisabeth Trissenaar: Betti Klenze Gottfried John: Willi Klenze Hark Bohm: Senkenberg Günter Lamprecht: Hans Wetzel Lilo Pempeit: Frau Ehmke Peter Berling: Bronski Isolde Barth Rainer Werner Fassbinder
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