Don Giovanni, dopo essere stato l'amante di una donna, si invaghisce della di lei figlia - una ragazzina presa da una forte passione religiosa - e si ostina a volerla conquistare, nonostante la giovane sia una "preda" più difficile del solito.
Note
Ricostruzione parodistica di una delle avventure dell'incallito seduttore veneziano. Girata tutta in uno spazio angusto, è una pellicola dal montaggio a tratti talmente frenetico che alcune inquadrature sono percepibili solo a livello subliminale. Il senso di morte e impotenza esistenziale permea l'intero film.
Ho avuto l’emozione ed il piacere di vedere questo film direttamente al Lido, in occasione dell’anteprima con Bene presente in sala, quando ancora il festival di Venezia non era così festaiolo, gaudente e chiacchierato come adesso (niente “tappeto rosso” sulla sua strada, nemmeno all’orizzonte, tanto per intenderci) e “certe” rarità… leggi tutto
Più di 4 mila inquadrature combinate a balenanti movimenti di macchina, babeliche commistioni linguistiche, temi musicali interrotti, in balia d'un vorticoso montaggio tritatutto che frammenta e destruttura orpelli, maschere, corpi (vivi/defunti) e simulacri artistico-religiosi, riducendoli a brani. C'è una logica dietro cotanto profluvio d'irrazionalità e va ricercata nel senso del non-senso… leggi tutto
'Don Giovanni' è il terzo lungometraggio di un artista a 360° come Carmelo Bene, per il quale il cinema rappresenta una parte minima della sua monumentale attività, più concentrata su teatro, letteratura e addirittura televisione, ma non per questo non importante. La sua produzione cinematografica, se teniamo conto di corti e mediometraggi, si estende dal 1967 al 1973 e questa rilettura…
Più di 4 mila inquadrature combinate a balenanti movimenti di macchina, babeliche commistioni linguistiche, temi musicali interrotti, in balia d'un vorticoso montaggio tritatutto che frammenta e destruttura orpelli, maschere, corpi (vivi/defunti) e simulacri artistico-religiosi, riducendoli a brani. C'è una logica dietro cotanto profluvio d'irrazionalità e va ricercata nel senso del non-senso…
Ho avuto l’emozione ed il piacere di vedere questo film direttamente al Lido, in occasione dell’anteprima con Bene presente in sala, quando ancora il festival di Venezia non era così festaiolo, gaudente e chiacchierato come adesso (niente “tappeto rosso” sulla sua strada, nemmeno all’orizzonte, tanto per intenderci) e “certe” rarità…
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