Regia di Christian Duguay vedi scheda film
VOTO : 5+.
Prodott(in)o americano dalle lodevoli intenzioni, ovvero mettere in luce il tema della tratta internazionale del sesso, ma poco efficace nella rappresentazione.
Infatti il format pare troppo patinato per il tema che affronta, un po’ troppo paratelevisivo e troppo compresso soprattutto quando diventa necessario tirare le fila del discorso con maggior decisione.
Due detective dell’unità anticrimine (Donald Sutherland e Mira Sorvino) combattono quotidianamente per salvare giovani ragazze che dall’est Europa, e non solo, arrivano in America per essere impiegate a tempo pieno nel mercato del sesso (il terzo illegale al mondo dopo droga ed armi, come ci rammenta una didascalia sul finale).
Scoprono che dietro ad un ingente traffico internazionale vi è un boss russo (Robert Carlyle) e cercheranno in tutti i modi di incastrarlo, mentre all’interno del giro vediamo singole esperienze di disumanità ambientate negli States, ma anche nell’altra parte del mondo (Filippine), dove sono i bambini le vittime di uomini senza alcuna morale.
Tema forte, ma il film, purtroppo, lo è assai meno.
Infatti è poco intraprendente nell’incedere della storia (troppo lineare, nonostante qualche salto logistico), la violenza la respiriamo, ma il realismo non è sufficientemente credibile, a parte per il fatto che Duguay sta ben attento a non mostrare niente di eccessivo, anche perché alcune coincidenze o situazioni paiono assolutamente approssimative (vedi, per esempio, quando l’agente interpretato da Mira Sorvino, arriva all’aeroporto fingendosi una russa e viene subito imbarcata nel mercato della prostituzione) ed il finale viaggia con poco cervello (la storia “parallela” ambientata nelle Filippine si risolve senza alcuna spiegazione logica).
Insomma il film non è congeniato molto bene, la confezione è piuttosto piatta, c’è giusto un minimo di ritmo da salvare (vi è un discreto movimento) ed anche il trio (sulla carta molto buono) di interpreti cardine non può che adeguarsi allo scenario e muoversi col pilota automatico inserito (soprattutto Carlyle sarebbe stato perfetto per “dar fuori di matto” con maggior impeto).
Poche idee, coraggio quasi zero,
Deludente.
VOTO : 5+.
Regia opaca, troppo controllata, mentre il ritmo è blando.
Bocciato.
VOTO : 6.
Avrebbe potuto fare assai meglio, ma purtroppo chi ha in mano il timone delle operazioni sceglie di non rischiare e di non spingersi troppo oltre.
VOTO : 6.
Sembra crederci molto, ma anche lei non è aiutata dal film.
Presenza abbastanza gradevole, nonostante il suo ruolo sia fin troppo corretto.
VOTO : 5,5.
Presenza alquanto inutile in un ruolo poco importante nonostante un discreto minutaggio.
Insomma questa partecipazione se la poteva anche evitare senza tanti problemi.
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