La recensione su Smokin' Aces 2 - Il girotondo degli assassini

di supadany

6 stelle

VOTO : 6.

Sequel “straight to video” di “Smokin’ aces” di Joe Carnahan (qui nelle vesti di produttore e co-sceneggiatore), nel quale non ci s’inventa nulla, ma è diretto (verso lo spettatore) quanto basta, è molto più elementare del precursore, ma anche molto meno sbrodolone ed insensato.

Walter Weed (Tom Berenger) è un ex agente federale nel mirino di diversi killer (tra cui si distingue Vinnie Jones) visto che sulla sua testa pende una taglia di tre milioni di dollari anche se le motiviazioni non sono chiare.

L’agente Baker (Clayne Crawford) guida una squadra di protezione con la quale si barrica in un bunker sotto un locale di musica jazz.

L’organizzazione sembra perfetta, ma i killer, che agiscono a briglia sciolta in una sorta di “royal rumble”, non tardano a farsi vivi e i motivi di questa caccia cominciano a prendere forma.

Senza grandi ambizioni, ma anche con una certa decisione organizzativa, P.J. Pesce, mestierante di film di seconda fascia, confeziona un prodotto onesto che non stupisce di certo, ma nemmeno annoia o scade in oscenità.

L’insieme è quindi costruito in maniera diligente, si parte con un’introduzione generale dei tanti personaggi psicotici (e pulp) e della vicenda per poi fiondarsi sul posto dell’azione dove confluiscono tutti i partecipanti.

Qui le sparatorie e le esplosioni si sprecano, il ritmo non da tregua e porta alla rivelazione finale.

Tutto molto semplice, l’estetica, nonostante qualche guizzo (i clown nani usati come missili), è decisamente povera (insomma si vede che siamo in un’operazione dove si cerca di arrivare in fondo spendendo il meno possibile).

Dignitoso il cast, con alcuni volti che sono una garanzia per questi film di serie B (vedi il sadico Vinnie Jones) più un paio di bombe sexy che ben si abbinano alla situazione.

Insomma un film decoroso, mediamente divertente, fin troppo stringato (80 minuti di durata), ma anche sincero nel suo incedere.

Rapido ed indolore.