Regia di Vittorio De Sica vedi scheda film
La carriera registica di De Sica ebbe un netto calo qualitativo negli anni Sessanta, ma "Matrimonio all'italiana" resta forse il miglior film del regista girato in quel periodo. Tratto dalla "Filumena Marturano" di Eduardo De Filippo, il film si prende alcune libertà rispetto al testo teatrale, soprattutto nel ritratto della protagonista che è stata molto ringiovanita, ma queste infedeltà non hanno affatto nuociuto al risultato finale, che, rispetto alla precedente versione del 1951 curata dallo stesso Eduardo, è più soddisfacente dal punto di vista del linguaggio cinematografico. La Loren riempie la scena con indubbia bravura, fascino e aderenza al personaggio, riuscendo perfino a superare in intensità il suo partner storico Marcello Mastroianni che, come Domenico Soriano, è altrettanto bravo, ma forse meno spontaneo. Da antologia la scena della "risurrezione" di Filumena dopo il matrimonio celebrato con l'inganno; l'ambientazione napoletana è pittoresca ma mai fasulla, la fotografia a colori assai gradevole, la direzione di De Sica generalmente ispirata e piuttosto sicura, pur con qualche concessione ad un sentimentalismo che in altre opere dilagherà in maniera imbarazzante. Fu un successo anche all'estero ed ebbe due nomination all'Oscar per la Loren e come miglior film straniero: non so se avrebbe davvero meritato la statuetta, ma di certo è migliore rispetto a "Ieri oggi e domani", che vinse nella stessa categoria l'anno precedente.
voto 8/10
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