Regia di Franco Salvia vedi scheda film
Una giovane scrittrice torna urgentemente in Puglia: sua madre è morta suicida. Indagando sulla sua scomparsa, scopre che la donna era stata circuita da una sedicente setta religiosa.
Questa è probabilmente l’opera più ambiziosa girata – almeno al 2010 in cui esce – da Franco Salvia, dopo anni di regie televisive (per Telenorba, emittente-colosso pugliese) e qualche esperienza di fiction; Il sottile fascino del peccato è una produzione modesta dalle prospettive comunque non minime, che coinvolge tra gli altri la soubrette tv Milena Miconi, come protagonista, e in parti laterali o marginali anche Nino Castelnuovo, Nando Gazzolo, Laura Troschel, Gerardo Amato e Danny (figlio di Anthony) Quinn. Il risultato a ogni modo lascia a desiderare sia dal punto di vista della scrittura (la sceneggiatura è dello stesso regista), lacunosa sotto molti aspetti, dai dialoghi alle caratterizzazioni dei personaggi, che – soprattutto – della confezione, evidentemente, eccessivamente televisiva e ciò vale a dire fasulla. Da salvare per lo meno la scelta di ambientare la storia nella suggestiva Alberobello. Ma ogni tentativo di dare un mordente horror o un sottotesto di suspense al lavoro risulta vano. 2,5/10.
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