Regia di Franco Salvia vedi scheda film
Non si sa da quale parte prenderlo questo film, scult in piena regola e per questo anche vagamente simpatico, ma proprio molto vagamente, peccato che poi da ridere ci sia davvero poco di voluto.
Giada Gardini (Carmen Trigiante) torna nel suo paese in occasione della morte della madre e presto scopre che non si è trattato di suicidio come tutti credono.
Di mezzo ci sarebbe una setta satanica, una donna pericolosa (Milena Miconi), un uomo d’affari, e forse il padre stesso di Giada, così finisce con l’essere in pericolo di vita anch’essa, e apertamente minacciata, ma non per questo rinuncia a portare avanti le sue indagini aiutata da un fedele amico e da un ispettore di polizia.
Inqualificabile da capo a piedi (o quasi), esteticamente sotto il livello di un prodotto amatoriale qualunque (inteso che quest’ultimo sia comunque di bassa fascia), tanto che anche gli scorci di un bel paese come Alberobello (scelto apposta, come si legge lungo i titoli finali, per la sua bellezza, va detto qui quasi per niente sfruttata) risultano per lo più dilapidati.
E questo avviene nel nome di una trama che si fa man mano che passa il tempo inutilmente intricata, con spiegazioni che più i giochi si fanno complessi più diventano deboli, fino ad arrivare ad una risoluzione finale di una pochezza disarmante per modi, tempi e azioni, tanto da apparire tutto fintissimo.
Così serve a poco il sottofondo satanico, se non per mostrare qualche procace forma femminile durante la vestizione, per il resto la recitazione degli attori principali è di una pressapochezza che può “vantare” pochi eguali negativi, soprattutto Carmen Trigiante sembra farlo apposta … non è possibile destreggiarsi in tal modo, anche sotto minaccia.
Insomma francamente l’unico cosa positiva che può offrire questo lavoro è qualche sorriso scaturito dalla sciatteria più totale che si verifica in continuazione e sotto tutti, o quasi, i profili possibili, personalmente stenderei un velo pietoso e lo eleggo come film più brutto che ho visto negli ultimi dieci anni (e se la gioca anche per la palma di campione assoluto).
Semplicemente disastroso.
L'opzione zero stelle per il suo operato sarebbe il più consono.
Semplicemente disarmante.
Ci prova, ma più ci prova più fa peggio.
Pessima, con la sola scusante che nel cast c'è chi riesce a fare peggio di lei (la protagonista recita in un modo che nemmeno all'oratorio a 10 anni si può tollerare).
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