Regia di Neil Marshall vedi scheda film
"Nel caos della battaglia, quando la terra sotto i piedi è come un impasto di sangue, vomito, piscio e viscere di amici e nemici, è facile chiedere aiuto agli dei. Ma sono i soldati che combattono, sono i soldati che muoiono, gli dei non si lordano le vesti".
[Michael Fassbender]
"A.D. 117: l'impero romano si estendeva dal deserto africano al mar Caspio, ma il suo più lontano e indomito confine era la Britannia Settentrionale. In questa terra impietosa l'esercito romano incontro la fiera resistenza del popolo dei Pitti. Usando a loro vantaggio le tecniche di guerriglia e l'asprezza del territorio, i Pitti riuscirono a fermare l'invasione. Lo stallo durò circa vent'anni, poi Roma ordinò di vincere con qualsiasi mezzo necessario". La guarnigione del centurione Quintus Dias (Michael Fassbender), a difesa dell'avamposto al confine più settentrionale dell'Impero, è all'erta per un imminente attacco dei Pitti: "Due anni al confine, il posto più orribile del mondo: persino la terra ci vuole morti. Più resteremo e più il freddo e l'umidità penetreranno nelle nostre ossa e la pioggia farà strada solo al morso pungente del vento del Nord. Mentre perdiamo uomini coraggiosi a causa del freddo e del ghiaccio, il re dei Pitti, Gorlacon, invia le sue pattuglie di morte a inseguirci lungo il confine. Mio padre diceva che per poter sconfiggere il nemico devi conoscerlo meglio di te stesso. Conosco bene questi nemici, sono uniti nello scontro, attaccano alle spalle e prediligono gli agguati per infierire con violenza finchè respiri, nascosti nell'ombra come animali colpiscono rapidi e letali. E scompaiono, poi, nella notte. All'alba contiamo i morti e concimiamo la terra con i loro corpi. Questa è una guerra impura, una guerra senza onore, senza fine". La guarnigione viene massacrata e Quintus Dias catturato dai Pitti: Giulio Agricola (Paul Freeman), governatore della Britannia, mobilita la IX legione, al comando del generale Titus Flavius Virilus (Dominic West): esige "le ceneri dei Pitti ad ogni costo" e Gorlacon (Ulrich Thomsen) in catene. Quintus Dias riesce a fuggire dalla prigionia e viene tratto in salvo proprio dai soldati della legione di Virilus: ma i Pitti attendono i Romani annidiati nei boschi e li attaccano con furibonda ferocia. La battaglia è di terrificante violenza, un atroce bagno di sangue da cui riesce a salvarsi, oltre a Quintus Dias, soltanto uno sparuto manipolo di soldati. Decidono di attraversare foreste, vallate e montagne per raggiungere l'accampamento di Gorlacon e liberare il generale Virilus, che i Pitti hanno catturato durante la battaglia. Ma la missione fallisce, il generale viene ucciso dalla spietata guerriera Etain (Olga Kurylenko) e gli uomini di Quintus Dias si ritrovano costretti ad una fuga disperata, braccati senza tregua dai Pitti. Ispirato alla vera storia della scomparsa della IX legione nella Britannia occupata dai Romani, Centurion segna il ritorno di Neil Marshall dietro la macchina da presa dopo il controverso Doomsday - Il giorno del giudizio: un sensibile passo avanti, privo delle sbavature e delle cadute di tono che fiaccavano il precedente lavoro del regista inglese, che smarriva incisività ed interesse nelle derive parodistiche (e citazioniste) in cui si snodava la narrazione. Qui, invece, Marshall si concentra esclusivamente, grazie alla lineare efficacia e schematicità dello script, sulla frenesia sferragliante dell'azione, sugli ettolitri di sangue versati nelle battaglie e sulle dinamiche drammaturgiche consolidate della caccia all'uomo, mutuate dal western e trasfigurate in una suggestiva cornice storica e ambientale, teatro della drammatica e disperata lotta per la sopravvivenza dei protagonisti principali. A farne le spese è lo spessore e la profondità delle caratterizzazioni dei personaggi, oltre che l'attendibilità del lavoro di rievocazione della vicenda (la battaglia in cui vengono sconfitti e decimati i 3000 soldati della IX legione, cioè l'episodio-chiave su cui è basato il film, viene realizzato con tecniche virtuosistiche e impatto folgorante, ma risulta visivamente inverosimile: all'occhio dello spettatore, infatti, il numero dei soldati romani coinvolti sembra raggiungere appena le poche centinaia di unità). Girato nelle splendide locations naturali delle Highlands scozzesi, Centurion si avvale di una sontuosa veste spettacolare (splendida la fotografia di Sam McCurdy, fidato collaboratore di Marshall in tutti i suoi film) e di un ritmo vorticoso ed incalzante, sorretto dalle magnetiche interpretazioni di Michael Fassbender e, soprattutto, della splendida Olga Kurylenko di Quantum of Solace.
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