Regia di Lucien Jean-Baptiste vedi scheda film
Un film come questo è la dimostrazione tangibile di quanto siano distanti il cinema francese e quello italiano.Mentre oltralpe(ma appena appena ,sono giusto al di là del Monte Bianco) riescono a girare un commedia sulla neve senza volgarità qui da noi il discorso da Vacanze di Natale in avanti è degenerato in tutti i sensi portando tristemente ai risultati degli ultimi cinepanettoni:ovvero assai remunerativi al botteghino,molto meno lusinghieri dal punto di vista artistico.Al di là delle Alpi invece c'è sempre stato un occhio particolare per questo tipo di film,leggerini,ideali per passare un'oretta e mezza del proprio tempo mettendo iI cervello in pausa.In La première etoile lo schema è molto semplice basato sulla stranezza della situazione di partenza(una famiglia di neri delle Antille parte per vacanze sulla neve delle Alpi frequentata solo da bianchi) e sulla diversità che fa rima con razzismo strisciante.Il condimento è rappresentato da un padre di famiglia col vizio di scommettere ai cavalli e in perenni ambasce economiche che in un impeto di orgoglio(ma forse è più una fanfaronata) promette ai figli di portarli in settimana bianca sulle Alpi.Ma dovrà portare con sè l'ingombrante madre/padrona.Ne succederanno di tutti i colori.E'una commedia all'acqua di rose che non dispiace,didattica nello spiegare che non tutti i neri sono africani(così come è facile risolvere il problema del razzismo con una bevuta la bar),puntuale nell'esporre a intervalli regolari paesaggi da cartolina(del resto essere sponsorizzati dalla regione delle Rhone-Alpes val bene qualche scorcio panoramico di indubbia suggestione,il product placement alla francese),un film in cui i cannoni invece di sparare neve per le piste da sci sparano buoni sentimenti a raffica.Per qualcuno ciò può essere irritante,per qualcun altro può essere ossigeno.....
senza bagliori particolari
eccellente nei panni della nonna
è simpatico
la parte della moglie,un po'in disparte
il figlio più grande,discreto
è bellissimo
non male
nella parte della padrona dello chalet,decisamente ostile al diverso
il marito progressista
discreto
molto carina anche se la parte è pleonastica...
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