Jean-Gabriel è un uomo nero, sposato con una donna bianca e padre di tre bambini, che però non ha messo la testa a posto: rifugge le responsabilità familiari, si arrangia vivendo di espedienti e passa il suo tempo a scommettere sui cavalli.
Note
JG è il risultato in prospettiva di una nuova generazione black.
Visto la sera di Natale è un bel vedere. Capiamoci, non un bel film. Potrebbe essere targato Disney, ma non lo è! Da scartare in altri periodi il confezionamento non sarebbe stato per niente all'altezza. Accontentiamoci.
Un film come questo è la dimostrazione tangibile di quanto siano distanti il cinema francese e quello italiano.Mentre oltralpe(ma appena appena ,sono giusto al di là del Monte Bianco) riescono a girare un commedia sulla neve senza volgarità qui da noi il discorso da Vacanze di Natale in avanti è degenerato in tutti i sensi portando tristemente ai risultati degli… leggi tutto
Si gioca in un terreno diverso e senz'altro fertile, per costruire una commedia dai lati etnici prevedibili, ma abilmente sfruttati. Qui l'integrazione è vista attraverso la lente dell'ironia e dell'autoironia e la cosa attraverso fattori reali e correttamente servita, divertendoci, insomma si riesce ad attraversa il terreno minato dell'integrazione con tono leggero e la cosa non… leggi tutto
Jean-Gabriel (Lucien Jean-Baptiste, protagonista e regista del film) è un antillano trapiantato in Francia che trascorre il suo tempo tra gli amici al bar e le scommesse alle corse dei cavalli. La scommessa più rischiosa arriva quando, in occasione di una delle sue tante fanfaronate, promette a moglie e figli di portarli in vacanza sulla neve, nonostante la famiglia sia… leggi tutto
All'inizio del Film,quando la famiglia era in citta',mi sembrava d'essere tornato in dietro ai GLORIOSI tempi de "I Jefferson" ma poi quando sono partiti per le piste da sci in montagna mi ha interessato di meno nella visione totale.voto.5.
Si gioca in un terreno diverso e senz'altro fertile, per costruire una commedia dai lati etnici prevedibili, ma abilmente sfruttati. Qui l'integrazione è vista attraverso la lente dell'ironia e dell'autoironia e la cosa attraverso fattori reali e correttamente servita, divertendoci, insomma si riesce ad attraversa il terreno minato dell'integrazione con tono leggero e la cosa non…
Un film come questo è la dimostrazione tangibile di quanto siano distanti il cinema francese e quello italiano.Mentre oltralpe(ma appena appena ,sono giusto al di là del Monte Bianco) riescono a girare un commedia sulla neve senza volgarità qui da noi il discorso da Vacanze di Natale in avanti è degenerato in tutti i sensi portando tristemente ai risultati degli…
Io ho trovato questo film un po' insulso, trascinato, con delle macchiette piuttosto che dei veri personaggi, con un umorismo che non mi ha per niente coinvolto. Non fa ridere, non commuove, non insegna niente. Era solo molto carino il ragazzino rasta che voleva la sua stelletta
Jean-Gabriel (Lucien Jean-Baptiste, protagonista e regista del film) è un antillano trapiantato in Francia che trascorre il suo tempo tra gli amici al bar e le scommesse alle corse dei cavalli. La scommessa più rischiosa arriva quando, in occasione di una delle sue tante fanfaronate, promette a moglie e figli di portarli in vacanza sulla neve, nonostante la famiglia sia…
La promessa è di quelle impegnative: portare i propri figli sulle Alpi per la più classica delle settimane bianche. Una tradizione consolidata per il prototipo della vacanza francese anni 80, che però può diventare un azzardo se a lanciarla è Jean-Gabriel, padre di famiglia scapestrato ma in fondo buono, un habitué delle corse ippiche e delle perdite al gioco. Dimenticavamo, è nero, ma…
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Commenti (1) vedi tutti
Visto la sera di Natale è un bel vedere. Capiamoci, non un bel film. Potrebbe essere targato Disney, ma non lo è! Da scartare in altri periodi il confezionamento non sarebbe stato per niente all'altezza. Accontentiamoci.
commento di slim spaccabecco