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L'esplosivo piano di Bazil

Regia di Jean-Pierre Jeunet vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su L'esplosivo piano di Bazil

di alan smithee
8 stelle

Torna il geniale Jean-Pierre Jeunet dopo ben cinque anni dal bel melodramma Una lunga domenica di passioni. Questo bel film scoppiettante di ritmo e gag strepitose e' stato distribuito nelle sale nel Natale scorso, periodo generalmente piu' duro e arido per noi cinefili, costretti a sorbirci persino i pacchi di Natale, ed si e' subito distinto come il miglior film di tutto il periodo delle feste. Risultato? La pellicola si rivela l'unico vero flop delle vacanze e viene smontato dopo una sola settimana di programmazione. Che tristezza! Eppure gli ingredienti per stupire, divertire, emozionare c'erano davvero proprio tutti. Il fenomeno e' francamente inspiegabile, se non attribuibile ad un appiattimento degenerativo dei gusti degli spettatori, sempre piu' tesi verso prodotti usa e getta che meno lasciano in termini di contenuto, piu' attirano e garantiscono incassi. Segnalata questa demoralizzante tendenza, bisogna precisare che lo straordinario film segna un ritorno dell'autore francese allo stile bizzarro del suo capolavoro assoluto. l'esordio memorabile con il geniale Delicatessen del '90 condiretto insieme a Caro. La storia di uno sfortunato semplice commesso di una videoteca la cui vita viene sempre inesorabilmente segnata negativamente dall'uso di armi micidiali, che lo rendono orfano prima e non completamente abile in seguito, segna l'inizio della sua crociata contro due malvagi costruttori/magnati di terribili congegni di guerra e ordigni esplosivi. Ad aiutarlo, come di consueto nei film di Jeunet che ama il proletariato e la sua capacita' di trarre dalla miseria la vera fiamma di genialita', una banda di sfollati che vivono in una balieu di rifiuti e discariche, formando una sorta di solidale, bizzarra famiglia. Attori strepitosi, in questo film in ruoli di contorno come Jolande Moreau, Jean Pierre Marielle, Andre' Dussolier piu' naturalmente il solito immancabile Dominique Pinon fanno da coro ad un Dany Boom veramente strepitoso in un ruolo che gli consente tempi ritmici da macchina ad orologeria, andamento incalzante e situazioni esilaranti da circo che ricordano appunto la notevole l'opera d'esordio.
Da citare almeno la scena del cane lupo anti droga in aeroporto, invogliato da Pinon a lasciar perdere tutto per un succulento salamino, o la scena comparata della cena dei due malvagi spregevoli produttori di armi che affrontano con stili diversi ma uguale repellenza il loro piatto di gamberoni al vapore. Un'opera intelligente, generosa col suo pubblico, effervescente e piu' impegnata di quanto non possa sembrare.

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