Regia di Jean-Pierre Jeunet vedi scheda film
Di nuovo Jeunet con una delle sue tante fiabe moderne ma con tema forti e importanti. Anche qui, la trama per quanto tratti un tema serio (le armi, le mine anti uomo come strumento di distruzione dell'umanità, create da uomini tutti imbellettati, magari insospettabili) mantiene il carattere favolistico che caratterizza tutti i suoi film con situazioni paradossali, musiche, colori, particolarità, personaggi bizzarri.
Già alla prima sequenza riconosci il tocco del regista. Tuttavia a mio avviso il risultato non è all'altezza dei precedenti film. La storia viene pasticciata dalle troppe sottotrame, troppe citazioni che intralciano il ritmo e lasciano poco... Preferisco decisamente le sue pellicole europee a penso che la sua collaborazione con Hollywood non abbia giovato a questo regista poeta. Spero torni ai fasti di “Una lunga domenica di Passioni”…in Europa…
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