Regia di Toni D'Angelo vedi scheda film
A Castelporziano, sorta di Woodstock poetica a cui parteciparono i più grandi poeti di tutto il mondo, Dario Bellezza disse: «I poeti vanno incoraggiati anche se non vi piace la loro poesia». A ricordarlo è Toni d’Angelo, figlio d’arte, che dopo la riuscita opera d’esordio Una notte ha scelto di abbracciare una cinepresa Super 8 per parlare di Poeti e di poesia. Cammino libero, senza un preciso punto di partenza e d’arrivo (senza capo né coda), sorretto dagli interpreti Biagio Propato e Salvatore Sansone. Vagabondi per le vie di Roma (unica vera protagonista di questo docufilm) alla ricerca di poeti underground e di poeti noti nel panorama romano. Letture tra quartieri di cemento armato e metropolitane, Pasolini sempre nell’aria, Castelporziano nel 1979 e una Roma barocca e immortale, per dar vita a un omaggio che ha un odore sincero, ma che rinuncia all’idea stessa di racconto. È vero, anche Una notte pedinava la realtà attraverso una cifra stilistica documentaria e familiare, ma questa volta il giovane regista napoletano è totalmente noncurante dello spettatore. Ripete la stessa formula infinite volte, sino al finale, che arriva d’un tratto, senza un senso, come una benedizione.
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