Regia di Shawn Levy vedi scheda film
Che fare quando la felicità di un matrimonio riuscito rischia di distruggere ciò che resta di un’alchimia erotica una volta irresistibile? Phil (Steve Carell) e Claire (Tina Fey) pensano di avere trovato una soluzione accettabile concedendosi il loro “appuntamento settimanale” suburbano. Per scuotersi dal loro lieto torpore una sera scelgono Manhattan per una romantica cena a due. Il brivido di voler sedere al tavolo del ristorante più chic del momento li precipita in un complicato intrigo a base di politici venduti, poliziotti corrotti e mafiosi. Shawn “Una notte al museo” Levy, sulla scia della sceneggiatura di Josh Klausner, tenta di rinnovare i fasti delle commedie dark tutte in una notte. Ma non c’è niente di travolgente in questa sortita fuori orario nel cuore della notte. Rispetto agli antieroi di Demme, Landis e Scorsese, che accoglievano le prime luci dell’alba doloranti e con molte certezze in meno, Phil e Claire trionfano sulle ostilità del mondo, confortati nei loro valori. Nessuno impara niente. Levy, qui al minimo sindacale, è salvato solo dalla verve dei due protagonisti che purtroppo, nonostante qualche gag riuscita, non riescono a reggere da soli il peso di un film approssimativo e realizzato frettolosamente. Blitzkrieg Bop dei Ramones posta sui titoli di testa lasciava sperare in qualcosa di meglio.
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