Regia di Georges Franju vedi scheda film
Georges Franju, esploratore dell’“aldilà” cinematografico, ci regala un’altra storia di segreti e sparizioni, nel suo tipico stile “sotterraneo”. Tra maschere, travestimenti e morti apparenti, questo giallo ci ricorda che l’essenza del mistero è realtà astutamente camuffata, è un geniale trucco di magia che si oppone, con tutte le forze, ad ogni tentativo di scoprirlo. D’altronde, per certi versi, è un bene che la verità non venga a galla, perché la vita può procedere senza scossoni solo fintanto che il silenzio perdura e l’illusione regge. La rivelazione sovverte i rapporti, spezza la fiducia e, soprattutto, distrugge definitivamente il mito: sarebbe un guaio irrimediabile se Fantômas, Zorro o Superman rendessero pubblica la loro reale identità. Il giustiziere che, come Judex, esce dall’anonimato, è destinato a fallire la sua missione, e a perdere il proprio ruolo di eroe: sorpreso dai malfattori e legato come un salame, sarà salvato da una giovane acrobata di circo, e non riuscirà a far sì che il banchiere corrotto risarcisca le vittime delle sue speculazioni criminali.
Questo omaggio a Louis Feuillade, creatore del Fantômas cinematografico, è, per Georges Franju, l’accorata professione di un’estetica tenebrosa, che è disposta anche ad aderire al male, purché si tratti di seguirlo nelle oscure viscere della realtà.
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