Una governante e il suo amante decidono di liberarsi del vecchio banchiere Favreaux, loro datore di lavoro arricchitosi in modo disonesto, e di sua figlia, con lo scopo di impadronirsi del patrimonio. Il misterioso giustiziere Judex cerca di sventare il complotto e allo stesso tempo dà una lezione al banchiere...
Note
Il personaggio creato da Louis Feuillade, in risposta alle accuse di glorificare i criminali con _Fantômas_, è un vendicatore tenebroso, ma non molto amato da Franju, che disse: «Fantômas si dà da fare, strangola, avvelena, soffoca, schiaccia, dissolve nell'acido, carbonizza, pugnala, fucila... Che fa invece Judex? Quando non tortura l'odioso banchiere aspetta piccioni viaggiatori...».
Omaggio dichiarato al feuilleton, al cinema muto, a Fantomas, inserti di evidente matrice surrealista (Max Ernst di “Una settimana di bontà”, ripreso da Kubrick in E.W.S. nella scena del ballo), plot ispirato a Emile Gaboriau e Gaston Leroux. Il film pecca di una non felice scelta del protagonista, un eroe senza fascino. Sylva Koshina bellissima.
C’è una scena in questo film di Franju, omaggio al cinema muto, al feuilleton di Louis Feuillade e rilettura moderna della storica serie Judex (dal latino Giustiziere), che da sola vale l’intero film, è una sequenza surreale, poetica, ipnotica, di un fascino misterioso e di una bellezza unica.
Durante la festa per la celebrazione dei venti anni della banca di… leggi tutto
Omaggio (dichiarato nei titoli di coda) al cinema muto di Louis Feuillade e alla sua saga sul leggendario personaggio di Fantomas, “Judex” è il remake del film omonimo dello stesso Feuillade, nonché un tentativo, sostanzialmente riuscito, di ricreare un genere e un’atmosfera che, 50 anni prima, avevano riscosso un memorabile successo. A differenza di Fantomas,… leggi tutto
C’è una scena in questo film di Franju, omaggio al cinema muto, al feuilleton di Louis Feuillade e rilettura moderna della storica serie Judex (dal latino Giustiziere), che da sola vale l’intero film, è una sequenza surreale, poetica, ipnotica, di un fascino misterioso e di una bellezza unica.
Durante la festa per la celebrazione dei venti anni della banca di…
La Union Jack sventola sull'undicesima tappa col terzetto Lean-Leigh-Loach più il britannico ad honorem Richard Lester, nato negli Stati Uniti ma emigrato nel posto giusto al momento più giusto: Londra…
Secondo capitolo con i consigli di: Olivier Assayas (SILS MARIA, L'EAU FROIDE), Jacques Audiard (UN SAPORE DI RUGGINE E OSSA, IL PROFETA), Jacques Becker (IL BUCO, CASCO D'ORO) e Ingmar Bergman (FANNY E…
che franju pensasse che il suo eroe fosse un noioso penso sia piuttosto palese. lo tratta anche un pochino da deficiente. più e più volte cade in trappole talmente elementari che c'è da chiedersi se ci è o ci fa. nonostante questo, il film funziona comunque. che siano i suoi 50 anni che lo rendono un oggetto di modernariato o la sua parvenza di sceneggiato accorciato a lungometraggio per i…
Omaggio (dichiarato nei titoli di coda) al cinema muto di Louis Feuillade e alla sua saga sul leggendario personaggio di Fantomas, “Judex” è il remake del film omonimo dello stesso Feuillade, nonché un tentativo, sostanzialmente riuscito, di ricreare un genere e un’atmosfera che, 50 anni prima, avevano riscosso un memorabile successo. A differenza di Fantomas,…
NEO-JUDEXISMO
Un vendicatore mascherato cerca di castigare un bieco ricattatore senza urtare troppo i sentimenti di sua figlia di cui è innamorato. Dichiarato e accurato omaggio a Feuillade, “Judex” soffre di un male comune a molti esercizi “alla maniera di …”, una certa freddezza di esecuzione che tradisce l’artificio. L’insoddisfazione che ne…
Giustizia sociale per Geroges Franju. Siamo lontani storicamente dalla ribellione di Feuillade di inizio secolo ma permane ancora la feroce critica al sistema capitalista bramoso di denaro e potere. Rimane intatto il fascino ambiguo e misterioso di Judex, in questo film-omaggio spassionato che al vecchio Feuillade non sarebbe dispiaciuto affatto.
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Un'idea di cinema davvero interessante e vista oggi anche nuova, un modo di trattare un argomento fumettistico in maniera scevra da ogni moda e costume; un bianco e nero ottimo e con una fotografia intrigante e partecipativa. Siamo in pieno romanzo di appendice, ma con il togliere e con il non forzare i toni e regolare la recitazione, si riesce a ricavare qualcosa di giusto e che magatri…
altro film interessante del regista francese che,prima parte lento x almeno mezz'ora poi,diventa + godibile e fruibile x merito di 1 buona dose di mistero.voto.6.5.
Georges Franju, esploratore dell’“aldilà” cinematografico, ci regala un’altra storia di segreti e sparizioni, nel suo tipico stile “sotterraneo”. Tra maschere, travestimenti e morti apparenti, questo giallo ci ricorda che l’essenza del mistero è realtà astutamente camuffata, è un geniale trucco di magia che si oppone, con…
Voto 5,5. Ritmo lento e recitazione da fotoromanzo, il film è decisamente modesto. Tuttavia è di un qualche interesse poiché presenta sullo sfondo, ancorché con toni molto sincopati ed alleggeriti, una violenza perversa di non poco momento… molto evidente in almeno un paio di scene: il finale, con l'accoltellamento dell'incappucciato e, soprattutto, la festa con le maschere bizzarre, che…
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Commenti (2) vedi tutti
Rocambolesco,meglio la prima parte ma ci sono tante invenzioni.
commento di ezioOmaggio dichiarato al feuilleton, al cinema muto, a Fantomas, inserti di evidente matrice surrealista (Max Ernst di “Una settimana di bontà”, ripreso da Kubrick in E.W.S. nella scena del ballo), plot ispirato a Emile Gaboriau e Gaston Leroux. Il film pecca di una non felice scelta del protagonista, un eroe senza fascino. Sylva Koshina bellissima.
commento di Marcello del Campo