Regia di Georges Franju vedi scheda film
In mezzo ad un prologo ed un epilogo di sapore idilliaco e quasi spensierato, si apre la voragine di un massacro necessario e freddamente naturale: la legge della natura organizzata che acquista il sapore amaro del sangue caldo, in un set più disturbante di un film horror perché consapevoli di assistere ad un rituale autentico ed eterno, brutale e distaccato, meccanico eppure reso espressivo dall'intervento artistico di un'altra macchina, un occhio artificiale animato di carica quasi espressionista. 7 1/2
Un pò dolciastra e non particolarmente interessante la musica di Joseph Kosma.
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Mmmm, non contesto il vostro punto di vista, tanto meno il lavoro sulla fotografia in esterni. A me è parso d'osservare un Jacopetti ante-litteram, sdoganato da un prologo iconoclasta e populista. Ora sò cosa avveniva nel(l'ex) mattatoio che c'ho dietro casa, nel quartiere Testaccio di Roma, nemmeno tanto isolato dal centro urbano. P.s.: dopo queste immagini, non mangierò almeno per le prossime 24 ore ... :-P
Jacopetti ante-litteram??!!!
Nella finalità piuttosto che nella qualità artista: facci caso, qualche anno dopo Franju passerà all'horror ...
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