Il mattatoio, separato dalla città da un sorta di terra di nessuno, è lontano dagli occhi dei cittadini. All'interno il macello procede con meccanica crudezza, dall'uccisione di un cavallo bianco ai dettagli dello smembramento.
Note
Franju racconta: «Quando siamo arrivati, ho preso della carne in faccia!»
Macchine di morte che tagliano gole, sventrano pancie, spelano e sbudellano (in un angosciante silenzio) indifesi animali. Con tanta freddezza, acclarata da sigarette fumanti e da gesti paradigmatici. Terrificante.
Un bianco e nero estremamente crudo, in cui il bianco è carne, ed il nero è sangue. Il mattatoio è il luogo simbolo del naturalismo: in questa officina di morte, il lavoratore, ridotto ad un meccanismo di muscoli e attrezzi, è un po’ macchina, un po’ animale. Della prima ha la freddezza e l’efficienza nell’uccidere e squartare, del secondo la… leggi tutto
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Premessa. Nel database di FilmTV non è presente la scheda di "Northern Exposure" ("Un Medico tra gli Orsi") e il mondo sta andando a scatafascio. Una coincidenza? Io non credo. Pensateci sopra. Questa…
Questa è l'ultima corposa antologia della serie YBSF curata da Gardner Dozois (1947-2018) e contiene i racconti a suo giudizio migliori pubblicati nel 2017. Per l’edizione italiana è stata suddivisa…
Riporto qui un virgolettato di Maurizio Gily, “consulente in viticoltura sostenibile e biologica, divulgatore scientifico, coordinatore di progetti di ricerca e sviluppo e docente presso l’Università…
“L’Omero degli insetti.” - Victor Hugo “Un osservatore inimitabile.” - Charles Darwin “Jean-Henri Fabre è un grande uomo di cultura che pensa come un filosofo, vive da…
Mancanti:
- Nijûshi no hitomi (1954)
- It Always Rains on Sunday (1947)
- Went the Day Well? (1942)
- Me and My Gal (1932)
- Gardiens de phare (1929)
- The Blue Bird (1918)
Le carni lacerate di un nuovo ciclo della vita. La vita, in quella banlieu parigina che forse in questo film di Franju trova la sua prima rappresentazione umana (con il bacio di un uomo e una donna all'inizio del film), è necessariamente preceduta dal retrobottega del sostentamento, da una crudeltà quasi insostenibile nei confronti degli animali che, con precisione e perizia, vengono…
L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ESSERE
I confini di Parigi; Atget, Prevert, Utrillo e Le douanier Rousseau si danno la mano. È l’alba, pochi i passanti, le ciminiere parlano di attività umane. Più vicino; edifici solidi simili a carceri, a chiese, fabbriche di carne. Più dentro; lo stupore del cavallo che dell’uomo aveva imparato a fidarsi,…
Crudo, difficilmente sostenibile. Pare quasi che la carne animale faccia un tutt'uno con l'atmosfera torbida della periferia parigina e dei suoi pulciosi mercatini. Un'horror senza elementi soprannaturali, purtroppo. Il macello delle bestie anticipa quello degli esseri umani ritratto in un altro, grande documentaria francese: "Notte e nebbia" di Alain Resnais. Va evidenziato come Franju non…
In mezzo ad un prologo ed un epilogo di sapore idilliaco e quasi spensierato, si apre la voragine di un massacro necessario e freddamente naturale: la legge della natura organizzata che acquista il sapore amaro del sangue caldo, in un set più disturbante di un film horror perché consapevoli di assistere ad un rituale autentico ed eterno, brutale e distaccato, meccanico eppure reso…
Vcast è una comodissima utility totalmente LEGALE che permette di registrare film o quant'altro utilizzando un videoregistratore virtuale messo a disposizione dal sito http://www.vcast.it/chansel/. Basta…
Io parlo per me, e la crudezza è fortissima nel vedere certe scene, che il regista mette nel documento volutamente, e senza sottolineature, escogitando una pseudo indifferenza che acutizza ancora di più la visione. Certo oggi non so come sono messi certi stabilimenti, ma non certo si può pensare al meglio. Qui il cinema non è mai al di fuori, e colpisce il…
La realtà,pura e semplice.Senza crudeltà.Ma per fare un lavoro del genere devi avere una scorza dura e spessa.Per me risulta veramente ostico parlare di questo documentario di 22 minuti perchè ho avuto immediatamente dalle prime immagini un insopprimibile sensazione di deja vu.Perchè poco più di dieci anni fa io ho fatto il tirocinio in un mattatoio…
Un bianco e nero estremamente crudo, in cui il bianco è carne, ed il nero è sangue. Il mattatoio è il luogo simbolo del naturalismo: in questa officina di morte, il lavoratore, ridotto ad un meccanismo di muscoli e attrezzi, è un po’ macchina, un po’ animale. Della prima ha la freddezza e l’efficienza nell’uccidere e squartare, del secondo la…
"Il sangue della bestia" diretto nel 1948 da Georges Franju, devo dire che mi ha impressionato molto. Per cominciare io Georges Franju è un regista che non conosco,ed è il primo Film che vedo di suo, ma posso dire che è uno che coglie l'obbiettivo e si capisce dove vuole arrivare. Qui ci troviamo di fronte a un Documentario di 22 minuti che ci racconta…
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Commenti (3) vedi tutti
Un macello! Menomale che è in bianco e nero ... ma è necessario mangiare carne? A me già piaceva poco...4 stelle Mereghetti visibile su YouTube!
commento di marco biGuida utile per macellai. Solo per appassionati e per convinti carnivori.
commento di gruvierazMacchine di morte che tagliano gole, sventrano pancie, spelano e sbudellano (in un angosciante silenzio) indifesi animali. Con tanta freddezza, acclarata da sigarette fumanti e da gesti paradigmatici. Terrificante.
commento di undying