Regia di Claudio Insegno vedi scheda film
"Usa il cervello, è l'unica cosa che ci distingue dalle lenticchie". Mezzo voto in più per questa battuta. Tutto il resto è di una prevedibilità sconcertante: una farsuccia degli equivoci in cui il ritmo va e viene, i personaggi sono tagliati con l'accetta e le situazioni sono quanto di più risaputo e stravisto; conduzione famigliare Insegno, già di per sè garanzia di mediocrità. Bravi doppiatori, i fratelli Insegno mancano di personalità nella recitazione e di fantasia nel copione, la cui origine teatrale è palesemente avvertibile. Un prodotto in fondo innocente, ma soprattutto ingenuo: che bisogno ce n'era nel 2010 di un film che per le sue caratteristiche era già vecchio mezzo secolo fa? Marco Messeri è totalmente sprecato, peraltro in un ruolo squallido e moralmente riprovevole come quello dell'omosessuale stupido, dalla parlantina spedita e dagli argomenti esclusivamente (omo)sessuali (es.: deve per forza mangiare finocchi! Da rimanerci allibiti). Cameo di Sandra Milo, mentre Justine Mattera come attrice è semplicemente inguardabile. 1,5/10.
Filippo tradisce la moglie Magda con l'americana svampita Julie. Un giorno Julie decide di trasferirsi accanto a dove Filippo e la moglie vivono: cominciano gli equivoci, che coinvolgono anche Giorgio, incaricato dall'amico Filippo di nascondere l'amante, ed un nuovo arrivato imprevisto: l'amante di Magda.
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