Regia di Debra Granik vedi scheda film
Film buono ma sostanzialmente piatto che non eccelle quasi in niente. Nessun sussulto emozionale (tranne la disperata ricerca di aiuto della protagonista dalla madre “assente”). Trama a volte difficile da seguire (in un paese dove sembrano tutti imparentati) e una buona sequenza in un calibrato “vedo non vedo” nella fase di recupero della “prova” che sostanzialmente risolve il film. Ritratto, credo veritiero, di un’America rozza, sconosciuta e sommersa e dimostrazione di come determinate situazioni impongano accelerazioni di crescita e di maturità, con conseguenti assunzioni di responsabilità, non congenite alla fase adolescenziale. Tenero il ritratto dei fratelli della protagonista. Mi sembra inoltre di aver colto la sottesa presenza di un tacito ma riconosciuto “codice etico-comportamentale” che regola i comportamenti di tanti ambienti malavitosi. Non ci trovo sinceramente altro. Un buon intrattenimento eventualmente da intercalare, in alleggerimento, a pellicole di maggior impegno.
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