Regia di Debra Granik vedi scheda film
Una
Natura
Gelida
Esplode.
L'
Ignoranza
Domina
Ogni
Individuo
Nel
Villaggio
E
Ree
Negherà
Omertà.
Western
Insolito,
Nevvero?
Tratteggia
Egregiamente
Reticenti
Serpi.
Bontà?
Ormai
Negata
E'!
La diciassettenne Ree è a capo di una famiglia allo sbando. La madre ha problemi psichici e il padre, che era in galera, al momento è irreperibile e si è impegnato la casa dove lei vive coi suoi due fratellini per pagarsi la cauzione. Se non si presenterà al processo in cui è imputato la casa sarà espropriata, lasciandoli in mezzo a una strada. Parte così la sua disperata e difficile ricerca dell'uomo, in un clima di omertà, menzogne e violenze che pervade la comunità di cui fa parte.
Il sogno americano non abita più qui. La regista Debra Granik, che con questo film ha vinto il Torino Film Festival 2010 e che era in giuria nella 32° edizione appena conclusa, dove ha presentato fuori concorso il documentario "Stray Dog", ci porta in un'America che vive ai margini, ben diversa da quella cui Hollywood ci ha abituati. Lo fa raccontandoci con ritmo lento, ma per me efficace, la storia di una ragazzina cresciuta troppo in fretta, più mamma (e papà) che sorella per i fratellini di 6 e 12 anni, costretta a scontrarsi con la gretta meschinità e violenta ignoranza dei parenti.
Ree Dolly, adolescente inesperta e sola contro tutti (almeno inizialmente, poi sarà aiutata dallo zio), ma che ha grinta da vendere, è interpretata dalla giovanissima ma gia affascinante e brava Jennifer Lawrence (che vinse come miglior interprete sempre al TFF e fu candidata all'Oscar per il ruolo) non ancora giunta alla fama internazionale datale da Hunger Games, coadiuvata da un altrettanto valido John Hawkes nel ruolo dello zio, e da un cast di facce segnate e sgradevoli ma adeguate alla parte. Una vita che non fa sconti, in cui c'e poco spazio per la spensieratezza, vedasi la scena in cui insegna ai fratellini a usare il fucile o quella dello scuoiamento degli scoiattoli cacciati per cena: "dobbiam mangiare anche le budella?" - "Per ora no...", dove tutti fan la loro parte per sopravvivere.
"Un Gelido Inverno" (ma meglio il titolo originale "Winter's Bone", che verso il finale si comprenderà meglio) non solo per il clima, ma per la mancanza di umanità e sentimenti dei parenti (serpenti) di Ree e di quasi tutti gli abitanti del paese. E la fotografia dai toni grigio bluastri che ben dipinge la boscosa zona rurale dove il film è ambientato, aiuta a calarci ancor più nei panni di questa povera ragazza, immersa in un contesto glaciale di squallore e solitudine quasi senza speranze.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta