Regia di Debra Granik vedi scheda film
Bello questo spaccato USA. Qua siamo nella provincia più profonda, in un misto di miseria (ma vera, quasi fame) e mafietta locale, intesa come “non uscire dai binari se no ci pensano i parenti a farti sparire”. E i binari non sono di sicuro la rettitudine morale, dato che, in questa indigenza, molti spacciano per sopravvivere, o hanno altri conti in sospeso con la giustizia. La nostra protagonista, la giovane Jennifer Lawrence (bravissima, l’altro giorno neo premio Oscar), ha un padre in galera e una madre matta. In più ha due fratellini da accudire. La situazione non è rosea, se sei ridotto a cacciare scoiattoli col fucile, per mangiare. Ma va peggio quando il padre, per uscire di galera, dà in cauzione la casa, e poi non si presenta all’udienza, e perdi pure quella. La nostra ragazza deve allora fare di tutto per ritrovare il padre, e in fretta.
Film tratto da un romanzo e realizzato da dio, dove, con quest,o intendo che il freddo, non solo meteorologico, del film, ti entra nelle ossa. Un’America triste, abbruttita, con uno strano codice d’onore e varie figure che emergono. Ottima la regia e cast in stato di grazia. Bel film da classico 8 . Film che è piaciuto parecchio, candidato all’Oscar sia per il film (battuto da Il discorso del re), che per la Lawrence (vinse la Portman), che per l’attore non protagonista (sensazionale, ma vinse Bale), che per la sceneggiatura (vinse The social network). Un’altra montagna di premi e nomination in ogni dove. Costato nulla, incassi di nicchia d’essai.
Un semi esordio coi contro fiocchi
Fantastica
Straordinario
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