La vicenda di Ree Dolly, una ragazza di sedici anni molto determinata che vive nelle Ozark Mountains – la regione montuosa tra il Missouri e l'Arkansas – e che si occupa della madre, psichicamente sofferente, e dei due fratelli più piccoli. La situazione si complica quando scopre che la loro casa e la loro terra sono state impegnate dal padre, uno spacciatore, per pagare la cauzione ed essere messo in libertà, tranne poi non essersi presentato di fronte alla corte per l'udienza. Rae ha così solo una settimana per ritrovare il padre prima di perdere tutto quel poco che la sua già disastrata famiglia ha.
Note
Un film ancorato alla propria radice letteraria (il libro omonimo di Daniel Woodrell, edito da Fanucci, è consigliatissimo), capace però di trascendere la pura narrazione per estendersi a un’idea di estetica. Il freddo che diventa immagine. Il colore delle ossa che impregna l’aria (la regista Debra Granik, bravissima, viene dalla fotografia).
Granik spacca con un’eccezionale opera seconda, cupa, terribile e seminale (vedere Zhao e Minervini), tra doc. sociale, dramma neorealista e noir. Donne cazzute, scolpite dalle inospitali asprezze del Missouri si misurano con gli ultimi spettrali cowboys, relitti ai margini ormai dediti al crimine. Memorabili le prove di Lawrence, Hawkes e Dickey.
Un film crudo che parla di gente dura, ruvida, violenta. Terribile e bellissimo. Lascia un senso di amaro e di disgusto in bocca. Unica sbavatura: la protagonista ha un aspetto troppo sano e grazioso per come si immagina sia stata tirata su. Molto più convincente l'aspetto di tutti gli altri personaggi. Ad ogni modo, davvero TOP FILM!
Film cupo e inquietante ma ben fatto. Colori lividi, case fatiscenti e circondate da rifiuti, umanità spietata ma anche solidarietà tra donne. Molto brava la protagonista.
Tratto dal romanzo di Daniel Woodrell editato in Italia da Fanucci (un libro da non perdere assolutamente) e sceneggiato dalla stessa regista con la collaborazione di Anne Rosellini, Winter’s Bone è a sua volta un’opera davvero sorprendente e soprattutto abbastanza inusuale nel panorama odierno del cinema statunitense.
Nel raccontare la cupa vicenda che vede coinvolta una ragazzina che vive nel Missouri e sulle cui spalle sta gravando un peso insopportabile, la regista ci offre un'immagine degli Stati Uniti un po’ insolita rispetto a quella che ci offre il cinema di solito.
Un film ben fatto anche se un pò pesantuccio. Ma quando le mani non servono più ci si possono tranquillamente fare le unghie anche con la motosega. Voto 8+
Un film duro che si avvale non solo di un bella fotografia ma di una straordinaria (e bellissima Jennifer Lawrence). Anche se il ritmo è lento riesce subito a non annoiare lo spettatore. Consigliato
Film asciugato di ogni retorica, agghiacciante nel mettere in mostra una comunità priva di scrupoli, "fredda" ,come dice il titolo italiano, dentro. forse difetta nel ritmo troppo compassato.
Davvero un bel film,lento,duro con un'ambientazione di vita povera,ai limiti della sussistenza.Meritate le nominations all'oscar, ed e' da tenere d'occhio la regista per i suoi (eventuali)prossimi film.
Certo la vita nella provincia estrema americana è veramente terribile, e questo film ne dà un saggio significativo. E' comunque un ottimo saggio di tecnica cinematografica con recitazioni notevoli.
Struggente ballata folk rock basata sulla protezione della famiglia da parte di un’adolescente americana. La diciassettenne Ree Dolly vive in una catapecchia sperduta tra le campagne del Missouri tra compiti domestici e obblighi familiari: il padre è assente fisicamente per aver abbandonato la famiglia e per via di guai giudiziari legati alla sua attività di chimico delle… leggi tutto
Siamo, infatti, fuori dalle grandi metropoli, con i loro problemi e contraddizioni: davanti a noi, invece, un desolatissimo e miserabile paesaggio invernale – dipinto con colori lividi – in cui vivono persone e famiglie, dentro catapecchie e baracche.
Qui era cresciuta Ree Dolly (Jennifer Lawrence), ora poco più che adolescente, insieme a due fratellini… leggi tutto
Desolante. La mia aspettativa era ai massimi livelli, date le ottime recensioni, però forse proprio questo si è invero rivelato essere fatale. Preciso subito che non ho mai letto l'omonimo romanzo di Daniel Woodrell, che magari è pure eccellente. Ma lo stesso purtroppo non si può dire circa la sua trasposizione cinematografica. Quello che ho visto, infatti, era un cliché, un esercizio… leggi tutto
Siamo, infatti, fuori dalle grandi metropoli, con i loro problemi e contraddizioni: davanti a noi, invece, un desolatissimo e miserabile paesaggio invernale – dipinto con colori lividi – in cui vivono persone e famiglie, dentro catapecchie e baracche.
Qui era cresciuta Ree Dolly (Jennifer Lawrence), ora poco più che adolescente, insieme a due fratellini…
Legenda alla Leggenda.
• Corsa all'Ovest, Destino Manifesto, Febbre dell'Oro, Terra dell'Abbondanza.
• Fine XIX secolo: tramonta il West, nasce il Cinema: sorge il Western.
• Nel mentre: John…
"Quale sollievo non ha vita breve, se ha vita breve perfino la vita." La Compassione Crudele di una Mise en Abyme MidWestern. “AnyThing Is Possible”, e queste sono le genti che l'omonima protagonista…
Un ospedale sulla First Avenue con camera con vista sul Chrysler Building. Prima metà degli anni ottanta del secolo scorso. Una figlia e sua madre. Due famiglie. Due zone di due stati, lo sprofondo…
A volte un buon film è quello di cui non si sente parlare...quello del cinema indipendente! Per gli Oscar oltre al talento servono soldi e pubblicità....
Film buono ma sostanzialmente piatto che non eccelle quasi in niente. Nessun sussulto emozionale (tranne la disperata ricerca di aiuto della protagonista dalla madre “assente”). Trama a volte difficile da seguire (in un paese dove sembrano tutti imparentati) e una buona sequenza in un calibrato “vedo non vedo” nella fase di recupero della “prova” che…
Una
Natura
Gelida
Esplode.
L'
Ignoranza
Domina
Ogni
Individuo
Nel
Villaggio
E
Ree
Negherà
Omertà.
Western
Insolito,
Nevvero?
Tratteggia
Egregiamente
Reticenti
Serpi.
Bontà?
Ormai
Negata
E'!
La diciassettenne Ree è a capo di una famiglia allo sbando. La madre ha problemi psichici e il…
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Commenti (18) vedi tutti
Granik spacca con un’eccezionale opera seconda, cupa, terribile e seminale (vedere Zhao e Minervini), tra doc. sociale, dramma neorealista e noir. Donne cazzute, scolpite dalle inospitali asprezze del Missouri si misurano con gli ultimi spettrali cowboys, relitti ai margini ormai dediti al crimine. Memorabili le prove di Lawrence, Hawkes e Dickey.
commento di Inside manUn film crudo che parla di gente dura, ruvida, violenta. Terribile e bellissimo. Lascia un senso di amaro e di disgusto in bocca. Unica sbavatura: la protagonista ha un aspetto troppo sano e grazioso per come si immagina sia stata tirata su. Molto più convincente l'aspetto di tutti gli altri personaggi. Ad ogni modo, davvero TOP FILM!
commento di Yusaku87Una storia tragica e pesante. Un cinema americano diverso. Insomma, si può vedere. Ma non quando si è stanchi!
commento di iroFilm cupo e inquietante ma ben fatto. Colori lividi, case fatiscenti e circondate da rifiuti, umanità spietata ma anche solidarietà tra donne. Molto brava la protagonista.
commento di Artemisia1593Tratto dal romanzo di Daniel Woodrell editato in Italia da Fanucci (un libro da non perdere assolutamente) e sceneggiato dalla stessa regista con la collaborazione di Anne Rosellini, Winter’s Bone è a sua volta un’opera davvero sorprendente e soprattutto abbastanza inusuale nel panorama odierno del cinema statunitense.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Vita dura nella provincia americana, atmosfera gelida e cruda. Ottimo film, distante dai soliti cliché hollywoodiani. Splendida fotografia.
commento di corradopNel raccontare la cupa vicenda che vede coinvolta una ragazzina che vive nel Missouri e sulle cui spalle sta gravando un peso insopportabile, la regista ci offre un'immagine degli Stati Uniti un po’ insolita rispetto a quella che ci offre il cinema di solito.
leggi la recensione completa di laulillaUn film ben fatto anche se un pò pesantuccio. Ma quando le mani non servono più ci si possono tranquillamente fare le unghie anche con la motosega. Voto 8+
commento di BradyUn film duro che si avvale non solo di un bella fotografia ma di una straordinaria (e bellissima Jennifer Lawrence). Anche se il ritmo è lento riesce subito a non annoiare lo spettatore. Consigliato
commento di XANDERVoto 6. [24.02.2013]
commento di PPBello, ti fa vivere dentro il suo gelo, ma duro e strano, più che drammatico mi sembra un horror.
commento di ottobyteFilm asciugato di ogni retorica, agghiacciante nel mettere in mostra una comunità priva di scrupoli, "fredda" ,come dice il titolo italiano, dentro. forse difetta nel ritmo troppo compassato.
commento di emilPovertà fa il paio con omertà, depressione fa il paio con desolazione. Tutto triste e incupito all’irreale potenza. Sforzato.
commento di moviemanHo diciassette anni, due fratelli a carico e un padre in fuga: se non mi dai due mani ti rompo il naso!.
commento di michelDavvero un bel film,lento,duro con un'ambientazione di vita povera,ai limiti della sussistenza.Meritate le nominations all'oscar, ed e' da tenere d'occhio la regista per i suoi (eventuali)prossimi film.
commento di ezioVoto al Film : 8
commento di ripley77visto in un cinema sperduto, bellissima perla, come al solito ignorata dai più-Una ragazza alla ricerca del cadavere del padre!ho detto tutto
commento di twomilestogrouchoCerto la vita nella provincia estrema americana è veramente terribile, e questo film ne dà un saggio significativo. E' comunque un ottimo saggio di tecnica cinematografica con recitazioni notevoli.
commento di fralle