Regia di Luciano Emmer, Enrico Gras vedi scheda film
Dieci minuti di panorami veneziani, della città dell'amore romantico, che nei secoli ha avuto la fortuna e l'onore di ospitare, affascinare e fare innamorare artisti come lord Byron o Wagner. Il commento, affidato a Jean Cocteau (sia la scrittura che la lettura), si chiude ricordandoci che l'atmosfera decadente di Venezia non spinge al suicidio: è la stessa Venezia che continuamente si suicida. Gras e Emmer realizzano uno dei loro più fortunati cortometraggi documentaristici ispirandosi a letteratura, architettura, arte figurativa: tutte materie sulle quali Emmer ripetutamente tornerà e fruttuosamente nel corso della sua carriera. Che, ancora, a dire il vero è solamente agli inizi: il primo lungometraggio a soggetto (Domenica d'agosto) arriverà solamente due anni dopo, nel 1950. 6/10.
Immagini di Venezia, città romantica per eccellenza, che nei secoli ha ospitato e fatto innamorare innumerevoli artisti.
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