Regia di Oliver Stone vedi scheda film
FRAMMENTI D'OPINIONE (APPUNTI)
New york, titoli di testa come titoli di borsa.
Piani sequenza aerei molto generosi.
Labeouf giovane e spietato idealista.
Lusso, vizio, sfarzo mentre l'economia va a puttane. Gli anziani del settore vengono travolti. Si perde tutto in 24 ore. Split screen. Montaggio d'alto livello. Crollo delle banche d'investimento. "Bella giornata, io sto bene. Brutta giornata, io sto bene. E' irrilevante. Chi non fallira'?" Bolla di sapone. Collegamento ideale con "Too big to fail" e l'affaire Lehman Brothers. Strepitoso Frank Langella. Josh Brolin ancora una volta perfetto nell'incarnare il peggio dell'America (vedi W.). Ilprestito e' sistemico, maligno e globale, come il cancro. Gekko macchiavellico come al solito - il denaro e' una puttana che non dorme mai - l'unico suo intento e' tornare in pista. Operazioni finanziarie sibilline ma il tutto si riduce a vendetta ed avidita'.
Stone si concede come al solito un cameo. Una madre persa nel baratro del mercato immobiliare. Bolle finanziarie, fondi occulti, bastardi egocentrici, pettegolezzi. Il punto debole e' la seconda parte, product placement (Heineken - Bulgari-Dainese), la ricerca di un happy end che ripiega sui valori familiari quando non esiste possibilita' di redenzione. Il cameo di Charlee Sheen conferma che i buoni a tutto tondo non esistono. Effetto domino. Eli Wallach come Paul Giamatti. Rischio morale, titolo tossico. Egregio il doppiaggio di Giannini, graziosa ed insopportabile Carey Mulligan. Raggiro emotivo e finanziario. Idealismo ed energia pulita che minacciano il greggio. Se vieni aiutato una volta, potresti chiederlo ancora. Sentirsi di nuovo in cima. Un erede, il tempo che passa impietosamente. La rete come un flagello, l'unica in possesso della "fredda verita'". Evocazioni - Saturno che divora i suoi figli.
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