Regia di Matthew Parkhill vedi scheda film
Credo che la lotta contro i titolisti italiani affetti da delirium tremens sia un po'come lottare contro i mulini a vento.Qui un titolo originale che suona più o meno "il puntino sulla i"(che perlomeno è abbastanza curioso e difficilmente decifrabile) viene suo malgrado trasformato nel ben più anonimo titolo italiano che non dice assolutamente nulla sul film,anzi si rivela essere una falsa pista.Dot the i pur non essendo un film riuscito riesce a incuriosire con il suo melting pot di generi:si comincia come un teen comedy con sentimenti e gesti carini sparati a palle incatenate,si prosegue con una storia d'amore clandestino ad alto tasso adrenalinico si finisce nel thriller ansiogeno con puntate metacinematografiche.E'sicuramente un film in cui le ambizioni non corrispondono ai risultati effettivamente conseguiti ma è molto meno stupido di quello che sembra.E ,anche se la parte finale forse è la più debole(la prima parte ,quella della comemdia sentimentale è decisamente più centrata) ti convince comunque a riavvolgere il nastro(o premere il testo rewind sul dvd) per cercare di capire che cosa sia in realtà successo.E cercare di sorprendere lo spettatore utilizzando anche false piste non è roba da tutti.Perlomeno si cerca di sfuggire dalla banalità.In questo caso impresa solo parzialmente riuscita.....
Il suo film cerca di sfuggire alla banalità,riuscendoci parzialmente
discreto
belloccia
insomma
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