Regia di George Fitzmaurice vedi scheda film
Storia romanzata della celebre spia tedesca durante la grande guerra: incaricata di sottrarre alcuni documenti segreti a un giovane ufficiale russo, finisce per innamorarsene e si lascia condannare a morte per non coinvolgerlo. La Garbo interpreta uno dei personaggi che ne hanno creato il mito, di donna fatale e letale ma pronta a sacrificarsi per il vero amore: si comporta al di là del bene e del male quando induce l’amante a spegnere una lampada votiva posta davanti a un quadretto della Madonna (scena quasi blasfema per l’epoca), ma poi accorre al suo capezzale quando viene ferito. Il film è costruito interamente sull’attrice; ed è una scelta quanto mai opportuna, perché intorno a lei sembrano muoversi solo pallide controfigure. Particolarmente ridicolo Ramon Novarro nel ruolo del russo: perfetta dimostrazione di come al pubblico interessasse vedere comunque i suoi beniamini, a prescindere da ogni verosimiglianza.
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