Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film
Consiglio a Salvatores di cambiare pusher. Lo status onirico-segaiolo di questo film è infatti indice della scarsissima qualità di mu-fo utilizzato dal medesimo regista, e il rapporto potenzialità (del cast)/risultato finale ha uno dei quorum più bassi mai raggiunti dal cinema italiano dai tempi dell'allenatore Cotechigno o chi per lui. Tutto quel parlare in camera alla Alberto Angela versione "Pronto Mario Pio, pronto, con chi parlo io?" è semplicemente disgustosa, il tessuto narrativo c'ha più chiodi lui di cento letti di fachiri e scorre peggio di un bicchiere di acquaragia nel gargarozzo di un neonato. E il finto-finale, e il l finale, poi... (ma c'è un finale?!?! finisce questa "cosa" che vorrebbe esser un film?!?!?)... ma chi se lo vuole ricordare il finale? Gabrie', cambia pusher, va'.....
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