Regia di Michael Winterbottom vedi scheda film
VOTO : 5,5.
Non mi ha convinto molto questa trasposizione cinematografica del libro di Jim Thompson eseguita senza la fondamentale presenza di una reale necessità comunicativa da parte di Michael Winterbottom che negli ultimi anni sono più i film che sbaglia che quelli che azzecca.
Lou Ford (Casey Affleck) è un poliziotto che dietro ai modi gentili ed affabili nasconde in realtà una personalità complessa e votata alla violenza che sfocia nei confronti della prostituta Joyce (Jessica Alba), col quale aveva una relazione.
Mentre le indagini sulla sua morte proseguono, anche la sua compagna Amy (Kate Hudson) non può restare tranquilla per quanto non sappia molte cose.
Non bruttissima, ma francamente deludente, questa pellicola presenta alcune scene molto forti (su tutte quella con Lou che picchia selvaggiamente Amy), ma non riesce a scavare nelle viscere del suo protagonista (che in realtà nasconde molto di più di quanto il film riesca/voglia a mostrarci) del quale vengono rappresentate per lo più le funzioni più facili da mostrare.
In più non si riesce tantomeno a valorizzare le scene chiave (purtroppo molto spesso la tensione alloggia in altri lidi invece che invadere la storia), che per lo più lasciano una vacua sensazione di incompiutezza.
D’altronde Winterbottom è un regista che si dedica un po’ a tutto, ma un contesto come questo non mi pare si possa annoverare tra quelli più favorevoli alle sue corde emotive.
Di fattacci comunque ne accadano in maniera cospicua, ma il racconto non riesce a decollare se non in sparute occasioni (una manciata di scene riuscite ci sono) ed anche il finale sembra proprio abbozzato, quando, tra una rivelazione a sorpresa e quanto accade, mi sarei aspettato qualcosa di assai più tosto ed impressionante (le carte in regola c’erano tutte).
Alla fine si salvano soprattutto alcuni dialoghi e uno scenario ambientale e d’epoca piuttosto efficace, mentre Casey Affleck, altrove molto bravo, l’ho trovato un po’ fuori parte, mentre le due figure femminili in rilievo non vengono sfruttate appieno nonostante le scene piccanti non manchino (purtroppo riprese in un certo modo tutto finisce con l’essere annebbiato).
Rimane quindi un prodotto di genere non troppo riuscito, ma che soprattutto paga enormemente lo scotto del titolo che si porta appresso.
Sprecone.
VOTO : 5,5.
Non riesce a valorizzare un soggetto notevole.
VOTO : 5,5.
Non mi ha convinto molto, nonostante ci abbia provato in tutti i modi, tra vezzi vari ed atteggiamenti vistosi (o forse sarà anche per questo).
VOTO : 5,5.
Nei panni della prostituta in questo caso mi pare poco adatta, probabilmente più per colpa di altri che sua (contesto poco efficace).
VOTO : 6++.
Ha fatto di meglio, ma non sfigura affatto nei panni della fidanzata di Lou.
VOTO : 6.
Diligente nei pochi minuti in cui compare in scena.
VOTO : 6.
Ordinato e poco più, di certo il suo personaggio non è tra i protagonisti da tenere d'occhio.
VOTO : 6.
Piccola particina ad effetto (anche un pò delirante il suo avvocato9.
VOTO : 6,5.
E' impegnato nel ruolo migliore del film, almeno quello che riesce a comunicare qualcosa di più e questo anche grazie alla sua malinconica (ed alticcia) presenza.
VOTO : 6+.
Volto che ben si presta al suo personaggio vittima dell'ingiustizia.
VOTO : 6.
Sufficiente.
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