Regia di Michael Winterbottom vedi scheda film
Winterbottom è regista assai eclettico ma nel suo caso questo suo saltare di palo in frasca spesso ha dato esiti non all'altezza delle aspettative.
Certo con Butterfly Kiss,storia di un amore oltre i limiti della patologia, Go now storia di una patologia oltre i limiti dell'amore e Jude, riuscita trasposizione della prosa oscura ed enrergica di Thomas Hardy tutti avevano pensato che era nata un'altra stella del firmamento registico inglese.
E invece Winterbottom ha alternato piccole produzioni ad altre opere più ambiziose in cui la sua mano si è dimostrata purtroppo per lui meno felice. Ma la sua carriera continua impeterrita ad inanellare titoli di tutti i generi.
The Killer inside Me è la sua rilettura dell'omonimo romanzo di Jim Thompson.Urla di scandalo per la violenza insostenibile di alcune sequenze lo hanno accompagnato per ogni dove ma vedendolo direi che è la classica montagna che ha partorito il topolino.
Se qualcuno parla di violenza insostenibile riguardo a questa pellicola per qualche schiaffone sul sedere di Jessica Alba o Kate Hudson o per qualche pugno in faccia ,beh allora vedendo Martyrs, Frontiers, Calvaire o anche un qualsiasi thriller coreano che dovrebbe dire?
Il film è incentrato sulla figura di questo vicesceriffo di un posto dimenticato da Dio. un tutore della legge che ha un fisico da scamorza e tante belle donne che gli orbitano attorno. E lui innamorato solo di se stesso e geloso della propria vita comincia a rimuovere gli ostacoli che si frappongono tra lui e il suo concetto distorto di felicità.
Non parlerei di serial killer ma semplicemente di un assassino/matrioska (perchè racchiude dentro di sè qualche evidente disturbo psichico) che si ritrova intrappolato nel suo disegno di un mondo perfetto e che è costretto a continuare a uccidere per sviare i sospetti e porre rimedio agli sbagli commessi in precedenza.
Il problema del film è che non ha una progressione drammaturrgica degna di questo nome ma procede solo meccanicamente senza suscitare la benchè minima meraviglia.
E' tutto già scritto e già visto, compreso il finale che rende finalmente visibile la psicopatologia del protagonista.
A parte qualche piccolo sussulto The Killer Inside Me regala molto poco del talento del suo regista( ammesso che ci sia ancora ,più si va avanti e più se ne dubita) e degli attori coinvolti( che comunque cercano di salvare il salvabile).
Un film che doveva essere importante è diventato solo un thriller sudaticcio di ambientazione sudista che si comincia a dimenticare appena dopo i titoli di coda.
anonima
marmoreo eccetto che per gli addominali
insomma
quasi irriconoscibile
non male
poco più di un cameo
caricato a pallettoni
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