Regia di Pernille Fischer Christensen vedi scheda film
Il naturale trascorrere degli eventi che caratterizza qualsiasi vita umana: questa è la base su cui si snodano le vicende della famiglia Rheinwald, con il focus centrale della trama puntato sul rapporto padre/figlia, Rikard/Ditte, ovvero tradizione/indipendenza. Il sottotesto esistenzialista si intuisce appieno nella sequenza finale, che senza bisogno di parole spiega come la morte non cancelli la vita: perchè questa si perpetua sotto altre forme (o semplicemente tramite nuovi esseri umani). Bel tandem di protagonisti - Lene Maria Christensen e Jesper Christensen: cognome piuttosto ricorrente, ma in rete non esistono informazioni su eventuali parentele - e una sceneggiatura solida scritta a quattro mani dalla regista e dal fido collaboratore Kim Fupz Aakeson. E' il terzo lungometraggio della Christensen, il terzo scritto con Aakeson, e il primo a mettere in scena una storia compiuta (le precedenti due, quelle di A soap e Dansen, erano piuttosto irrisolte, aperte) e con un intreccio complicato quanto basta (i primi due film erano essenzialmente basati sull'incontro/scontro di due personaggi: qui, sebbene si tratti a tutti gli effetti ancora di un duetto, si assiste a una maggiore caratterizzazione dei ruoli non centrali, e all'ingresso nel nucleo della trama da parte di altri personaggi: la seconda moglie di Rikard, i figli adolescenti, il ragazzo di Ditte). Il citato finale è certamente l'apice del lavoro intero e proprio per questo è giusto concludere in tal modo la pellicola; fra i tanti premi vinti attorno al mondo va senz'altro segnalato quello Fipresci a Berlino. 6,5/10.
Ditte, trentenne danese, si trova di fronte a un bivio fondamentale della sua vita: deve scegliere fra una preziosa opportunità di lavoro a New York o portare avanti la gravidanza appena cominciata. Assieme al fidanzato Peter decide per la prima strada; ma la situazione si complica perchè il padre della ragazza sta morendo e vorrebbe la figlia a dirigere la prestigiosa pasticceria di famiglia.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta