Regia di Burhan Qurbani vedi scheda film
Vivere su suolo tedesco con un'eredità turca. Un argomento attuale nonostante i quasi 30 anni di convivenza delle numerose comunità turche (e non solo) in Germania. Lo attestano anche le numerose produzioni cinematografiche dal Happy birthday, Türke! di Doris Dörrie del 1992, al telefilm Kebab for Breakfast, fino ai successi internazionali di Fatih Akin. Presente alla 60a Berlinale insieme al più pessimistico Die Fremde (sezione Panorama), Shahada (in concorso) sceglie di suddividere il racconto in più personaggi e storie a incastro nello stile di Magnolia (lì piovevano rane, qui grandine) per sottoporre molteplici punti di vista e riflessioni sulla complessa questione della costruzione di un'identità da parte di questa generazione sradicata. Bel finale aperto
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