Regia di Natalia Smirnoff vedi scheda film
Nel giorno in cui compie 50 anni Maria del Carmen riceve in regalo una scatola di puzzle, qualcosa di nuovo per lei. Pian piano entra in questo mondo e diventa molto brava tanto che entrerà in contatto con un altro giocator, un uomo maturo, i per partecipare ad un torneo. In tutto questo cominciano ad emergere problemi col marito e i due figli, che vedono Maria sempre più distratta e disattenta a tutte le cose di casa che aveva sempre curato con la massima attenzione.
Natalia Smirnoff racconta la storia di una donna di mezza età che scopre una parte di sé, ed in qualche modo riscopre la vita. L’incontro, casuale, con un nuovo, strumento, apre nuove possibilità all’esistenza della donna da tempo incanalata in un ripetitivo copione di quotidianità poco soddisfacente. La regia sceglie di seguire la protagonista dal principio alla fine, senza perderla mai di vista, in un susseguirsi di piani ravvicinati che mettono in contatto lo spettatore con lo stupore della scoperta di Maria. Piani di ripresa e movimenti spesso non convenzionali, quasi precari, che rimandano alla condizione tutt’altro che stabile, nonostante in apparenza sembri il contrario, della donna, insieme alla quale riscopriamo il piacere di emozionarsi e della passione. Il puzzle con il suo crearsi e definirsi lungo l’arco temporale della sua creazione diventa l’emblema della possibile di immaginare e costruire nuovi percorsi di vita, a prescindere dell’età.
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