Ferdinand Marian è un attore tedesco che nel 1940 accetta il ruolo di protagonista in un film di propaganda nazista. La parte gli tributa in patria onore e successo, ma lui - che aveva accettato la parte senza riflettere molto sul significato della pellicola e sulla sue implicazioni - pian piano apre gli occhi. E mentre il mondo precipita nella guerra e negli orrori del nazismo, in lui si fa strada una consapevolezza destinata a tramutarsi in dramma.
Forse il film non è abbastanza tragico, né abbastanza polemico. Forse non è abbastanza realistico. In poche parole, è forse troppo intriso del senno di poi. Di quella facile sicurezza con cui si guarda a quella parte della storia che è ormai passata in giudicato, non aggiungendo nulla all’irrimediabile evidenza dell’orrore perpetrato e alla palese,… leggi tutto
Forse il film non è abbastanza tragico, né abbastanza polemico. Forse non è abbastanza realistico. In poche parole, è forse troppo intriso del senno di poi. Di quella facile sicurezza con cui si guarda a quella parte della storia che è ormai passata in giudicato, non aggiungendo nulla all’irrimediabile evidenza dell’orrore perpetrato e alla palese,…
Cinema cannibale, che si nutre di se stesso. Cinema che racconta il cinema, che mostra il cinema, che mostra il farsi del cinema. Storie contenute dentro a storie che parlano di storie che si riferiscono a storie....…
Non che si tratti (per forza) di capolavori (chi lo può dire?) ma la mia curiosità in questa play riguarda il fatto se tali opere usciranno o meno in Italia. Se per caso fossero uscite e io non ne sappia…
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