Regia di Sergej M. Ejzenstejn vedi scheda film
Sullo sfondo del teatro, il cinema mostra quel genere di spettacolo che sul palcoscenico non può essere rappresentato: il gusto fotografico del primo piano, le magie degli effetti speciali, la vertigine della velocità e dell’altezza. La maschera claunesca, il gioco di prestigio, l’esercizio acrobatico diventano le metafore circensi delle nuove potenzialità offerte dalla pellicola in movimento, che sembra nata per completare, con i trucchi della regia e del montaggio, l’atavica illusione del sogno ad occhi aperti e del miracolo che diventa realtà. I quattro minuti di questo cortometraggio sono un caleidoscopico spiraglio sulla straordinaria novità portata dall’avvento della settima arte: le emozioni compresse in attimi e in icone, ripetute all’infinito, e per questo eternamente vive.
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