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Il bacio della tarantola

Regia di Chris Munger vedi scheda film

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La recensione su Il bacio della tarantola

di undying
5 stelle

Crudo e deviante esemplare circoscritto al sottogenere horror degli "animali assassini", oggi affascinante per la sua componente vintage...

 

locandina

Il bacio della tarantola (1976): locandina

 

Fin da piccola Susan (Suzanna Ling) prova un'attrazione morbosa verso i ragni. Peggio: quando era ancora bambina -dopo avere scoperto il tradimento della madre, intenzionata ad uccidere il marito necroforo con la complicità dello zio amante- compie un omicidio, facendo ricorso ad una tarantola. E così, anche da maggiorenne, ormai in simbiosi con la morte che aleggia silente (ma presente) nell'agenzia funebre del genitore, grazie all'insano legame che la porta ad addestrare tarantole, mette in pratica un distorto modo di fare giustizia contro i cinici "amici" che si prendono gioco di lei.

 

scena

Il bacio della tarantola (1976): scena

 

Malsano horror di metà Anni '70 diretto da un regista con solo questo titolo all'attivo (eccezion fatta per il film d'esordio Black starlet). Eppure, a distanza di tempo, resta un mistero che la carriera di questo strano personaggio si sia arenata così bruscamente, perché questo Kiss of the tarantula è decisamente inquietante. Non tanto per scene di violenza inattese e quasi fulciane (le due coppie in macchina in un cinema all'aperto assalite dalle tarantole, con deviazione nello splatter a seguito di sgozzamento dovuto all'agitazione in spazio limitato) quanto per un clima di claustrofobica minaccia che sconfina, senza timore, in contesti alla Edgar Allan Poe (un testimone asfissiato in un condotto di aerazione o lo zio incestuoso "chiuso vivo in una bara", sotto il cadavere di una vittima). La spietata ferocia della virginale Susan non conosce sosta quando sorretta dal contributo al delitto, naturalmente offerto dalle disgustose tarantole. Un horror quindi in piena regola, che si colloca nel filone degli "animali assassini" e che molto deve -fatte le opportune differenze tra specie agente e metodo del delitto- al più celebre Willard e i topi (1971), film al quale, indubbiamente, l'eccentrico regista sembra guardare. E pensare che l'inizio del film, con ambientazione all'interno dell'obitorio, promette maluccio, essendo evidente come un cadavere adagiato in una bara, maldestramente respira. Per fortuna poi l'atmosfera macabra cancella e sovrasta i piccoli difetti dovuti al budget risicato e alla scarsa esperienza del regista, compensata dall'audacia di messa in scena...

 

scena

Il bacio della tarantola (1976): scena

 

Curiosità 

Circa a metà film la protagonista si trova ad un drive in, in auto con un amico. Nella versione italiana (assente in quella in lingua originale) come sottofondo è orecchiabile la voce di Julio Iglesias che canta il "tormentone" di quell'anno: Se mi lasci non vale.

 

scena

Il bacio della tarantola (1976): scena

 

Una nota interessante può essere aggiunta parlando della edizione Dvd italiana del film. Il bacio della tarantola è infatti disponibile nel catalogo Golem Video. E il dubbio che questa label faccia capo alla Sinister, ovvero ne sia una "sotto" versione più spartana che offre film privi di extra e talvolta in mediocre qualità audio / video viene qui decisamente fugato. La similitudine dei menù inanimati e l'avvio del film alla scelta dell'audio potevano essere due elementi a favore di questa ipotesi. Ma stavolta, appena infilato il dischetto nel lettore... appare la presentazione della Sinister film! Dunque è un dato di fatto: si tratta dello stesso staff. Come che sia in questa circostanza la versione del film (nel formato 1.85:1) è decorosa  (spuntinature a parte, che in questo caso fanno tanto vintage), al pari della traccia audio. Da segnalare che in certi momenti subentra la lingua inglese, mentre sono del tutto assenti i sottotitoli. La durata della versione è pari a 1h20m50s.

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