Regia di Fritz Lang vedi scheda film
«Dio ci aiuti se pensiamo di poter tenere segreta la scienza... Dio ci aiuti se pensiamo di poter fare altre guerre senza distruggerci... E Dio ci aiuti se non abbiamo l'intelligenza di mantenere la pace nel mondo.» Alvah Jasper/Gary Cooper.
Maschere e pugnali Stati Uniti d'America 1946 la trama: sul finire della seconda guerra mondiale il servizio segreto americano con base a Washington arruola ed invia in Svizzera lo scienziato americano Alvah Jesper per raccogliere dati ed informazioni sulle ricerche tedesche sulla bomba atomica. Jesper in seguito decide di raggiungere l’Italia alla ricerca del professor Polda, costretto a lavorare per i nazisti, sotto la minaccia ed il ricatto di non poter più vedere viva la figlia, tenuta prigioniera. Per salvarlo da questa stretta Jesper deve riuscire a liberare la ragazza. Dovrà portare in salvo padre e figlia nell’Italia ormai libera dai tedeschi e consegnare ai partigiani Polda e figlia……. non andrà proprio così. La recensione: Maschere e pugnali (Cloak and Dagger) è un film del 1946, distribuito in Italia nel 1948 e diretto da Fritz Lang. Soggetto di Boris Ingster e John Francis Larkin ispirato a un romanzo di Corey Ford e Alastair MacBain Sceneggiato da Ring Lardner Jr. e Albert Maltz Produttore Milton Sperling Casa di produzione Warner Brothers/Seven Arts, United States Pictures. Fotografia un bn tesissimo Sol Polito Montaggio straordinario, ricco di colpi di scena di Christian Nyby. Colonna sonora che da ritmo e sostanza al film di Max Steiner. Film considerato a torto minore nella filmografia di Fritz Lang si è meritatamente rivalutato nel corso degli anni, questo è un film invece che rasenta la perfezione stilistica. Classico film di Hollywood che parla di spionaggio, feroci nazisti, di sacrifici ed atti di eroismo di una persona singola il magnifico Gary Cooper nel ruolo dello scienziato americano Alvah Jesper, con la bravissima Marie Monteil nel ruolo della collaborazionista tedesca Nun. Il grande ed attivo dal 1929 al 1962 una “gran faccia”da cinema Vladimir Sokoloff qui nel ruolo del dottor Polda. Non dimenticando Lilli Palmer attrice e scrittrice di livello internazionale nel ruolo della coraggiosa ed indomita Gina. Di questa straordinaria attrice mi piace ricordare: I ragazzi venuti dal Brasile (The Boys from Brazil) di Franklin J. Schaffner (1978). Un film anche molto romantico, per lo sbocciare del sentimento tra Gina e lo scienziato (Gary Cooper), con un tenerissimo bacio finale. Il film non è solo cronaca di guerra, ma anche uno spaccato sulle esistenze a rischio in quegli anni bui e tormentati, con un sottofondo amaro ed altamente melodrammatico. Molte sono le scene ben girate da Fritz Lang in questo film, dalla bellissima scena iniziale del protagonista diviso tra etica ed il dovere di fare un “lavoro sporco”, per garantire la libertà ai suoi connazionali. Un film molto realistico ed avvincente, con dialoghi raffinati e pungenti. Una grande atmosfera e pathos, dove ogni piccolo particolare da una chiave di lettura all’intera vicenda, che si snoda in modo aulico ed armonico. Il film si eleva nella seconda parte la più sentimentale, che dà ampio spazio all’idillio tra i due innamorati Gina ed il professor Alvah. Amo molto questo splendido lavoro del regista tedesco, con un uso efficace della mdp, con il gioco di luci e controluci e sontuosa resa scenografica. Film freddo, tagliente e stringato, con una tensione che non allenta mai la morsa……. altro che film minore. Interpreti e personaggi Gary Cooper: Prof. Alvah Jasper Lilli Palmer: Gina Robert Alda: Pinkie Vladimir Sokoloff: Polda J. Edward Bromberg: Trenk Marjorie Hoshelle: Ann Dawson Ludwig Stössel: il tedesco Helene Thimig: Katerin Loder Dan Seymour: Marsoli Marc Lawrence: Luigi James Flavin: Col. Walsh Patrick O'Moore: l'inglese Charles Marsh: Erichh
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