Regia di Giovanni Veronesi vedi scheda film
VOTO : 5++.
A prima vista, cioè solo leggendo di che temi tratta (ma anche i buoni nomi presenti nel cast), parrebbe un film più ambizioso, e meno scollacciato, del solito per Giovanni Veronesi, purtroppo però alla resa dei conti finisce col risultare più che altro deludente.
Infatti regna una discreta dose di superficialità nella rappresentazione del classico “scontro” generazionale, con in più alcuni momenti in cui si cade davvero molto in basso.
Nina (Chiara Passarelli) è un’adolescente che sta vivendo la separazione tra la madre Luisa (Luciana Littizzetto) e il padre Gianni (Silvio Orlando), insieme al fratellino dall’impulso violento e pure razzista (…).
Di quanto le sta capitando ne scrive su un tema in classe affidatole dal professore d’italiano Alberto (Michele Placido) che a sua volta non riesce proprio a comunicare col figlio vent’enne e vuole scoprire dai suoi studenti cosa non riesce a capire.
Di materiale da raccontare ne ha parecchio, tra il padre che vive in barca, una madre con una relazione, una nonna appena conosciuta e la verginità come “scoglio” da superare.
Non parte affatto male questo film, ma si perde davvero velocemente in un bicchier d’acqua, scivolando in luoghi comuni scontatissimi e tanti temi, spesso appena abbozzati e poi lasciati precocemente in disparte.
Tristissimo poi il ruolo del fratellino razzista, anche perché la fastidiosa caratteristica viene presentata, ma non affrontata e di conseguenza non risolta come mi sarei aspettato (a che serve allora?).
C’è poi anche un evidente squilibrio tra le due famiglie che vengono raccontate, con incroci davvero risibili e le conclusioni che vengono portate alla luce sono scialbe e poco incisive.
Infatti il prefinale non sarebbe male come vera e propria chiusura del cerchio (con la morte della nonna e il bagno che sancisce la ritrovata riunione famigliare), ma quello che giunge nei dieci minuti seguenti non aggiunge nulla, se non la poco piacevole sensazione di confusione, poco coraggio e obiettivi non chiari.
Così ne viene fuori un film di scarso appeal, nel quale le riflessioni raramente decollano e dove in più si ride pochissimo.
Insomma la visione è abbastanza inutile, il cast assolutamente sprecato (con nomi che avrebbero potuto ben figurare se il film fosse stata una commedia più sofisticata e meno televisiva) ed il conflitto del titolo rimane assolutamente irrisolto.
Superficiale e banalotto.
VOTO : 5++.
Sulla carta vorrebbe affrontare temi più impegnati del solito, ma finisce con l'essere parecchio banale e far ridere (ancora) meno del solito.
VOTO : S.V.
Non gli dò un voto, perchè è troppo giovane per meritarsi una stroncatura totale.
Comunque il suo personaggio è davvero urticante, a lui sì un bel due in pagella non glielo toglie nessuno.
VOTO : 6.
Sufficienza di stima in quanto il suo personaggio è davvero secondario.
VOTO : 6.
Presenza dignitosa in un ruolo che lo è un pò meno.
VOTO : 5,5.
Mi è parso un pò finto ...
VOTO : 6+.
Mediamente simpatica e un pò meno ripetitiva del solito.
VOTO : 6.
Sufficienza stiracchiata.
Non male quando deve fare l'impegnato, ma quando le scene escono dal seminato (vedi per esempio la scena in barca con la Ricci), allora sbanda paurosamente pure lui.
VOTO : 6.
Tutto sommato se la cava, è presente in parecchie scene, non ha grandissime doti, ma almeno si muove in maniera piuttosto naturale.
VOTO : 6+.
Sembra crederci più degli altri.
VOTO : 5,5.
Scarsamente simpatico.
VOTO : 5,5.
Ruolo di contorno e per giunta quasi per niente significativo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta