Quattro storie di fantasmi: un samurai torna dalla moglie dopo molti anni e scopre che si è tramutata in uno spettro; un musicista cieco diventa famoso quando racconta la storia della sua menomazione; lLa donna di neve narra l'incubo di due taglialegna durante una terribile tempesta sulla muntagna; Un guerriero viene sfidato a duello da un'immagine riflessa nella sua tazza del tè.
Note
Un grande classico dell'horror giaponese, privo della critica politica di altri film del regista, ma con una produzione sontuosa piegata a esiti formalmente straordinari. Influenzerà _Mishima_ di Schrader e _Sogni_ di Kurosawa. Ispirato a racconti orali trascritti dall'americano Hearn a fine '800.
Capolavoro del cinema fantastico in cui Kobayashi fonde visione artistica fantasmagorica e perizia tecnica all'avanguardia per confezionare un incantevole sogno/incubo lungo tre ore, che non smette di strabiliarci durante e ossessionarci anche dopo la visione.
E' arrivato da noi nel 1965 grazie al premio speciale della giuria vinto a Cannes, ma a me risulta che sia stato girato nel 1954. Bisognerà però aspettare il 1980 perchè questo capolavoro possa essere visto nella versione integrale. In Giappone fu un flop clamoroso che alienò al regista il rapporto con i produttori e lo costrinse a vendersi la casa
“Nelle notti più oscure migliaia di fuochi spettrali volteggiano sulla spiaggia o si librano sopra le onde - pallide luci che i pescatori chiamano “Oni-bi”, o demoni di fuoco - e, ogni volta che si alza il vento, un suono di grida potenti si alza da quel mare, come il clamore di una battaglia”. [da Lafcadio Hearn (Yakumo Koizumi) - La storia di Hôichi-senza-orecchie, tratto da Kwaidan:… leggi tutto
finalmente ieri sera, dopo la quarta serata, con una pausa per vedere il carino la fidanzata ideale, ho finito questo film. estenuante, e un buon antidoto contro l'insonnia. non mi spaventano e non mi dispiacciono i film lenti, ma questo lento procedere ha fatto si che ognuna delle 4 storie contenute nelle quasi 3 ore di film abbiano fatto sembrare ogni storia lunga quanto l'intero film. il… leggi tutto
film in storie giapponesi diviso in 4 episodi cosi' suddivisi: 1°-"I capelli neri",narra di una donna-spettro con lunghissimi capelli neri e la "vita" con suo marito samurai;questo episodio avra' anche dei dialoghi interessanti ma personalmente mi e' sembrato proprio troppo Giapponese nel temperamento.voto.4. 2°-"La donna della neve",narra la storia di 2 taglialegna nel bel mezzo di una… leggi tutto
Quattro episodi sul tema "fantasmi giapponesi" con protagonisti samurai, taglialegna, militari e altro. Molto discontinuo narrativamente ma altrettanto suggestivo visivamente con location che alternano paesaggi reali (pochi) con ricostruzioni scenografiche in studio (quasi tutto) e uno strabiliante uso del colore. Un set sembrerebbe omaggiare l'analogo realizzato da Salvator Dalì per IO…
In mezzo a foreste innevate, lugubri paesaggi e templi antichi, la regia di Kobayashi domina in tutto il suo stile sfacciatamente ornamentale, caratterizzata sia da un meraviglioso senso dell’irreale che da un’intensa forza spirituale. Una rivisitazione del folklore giapponese che ancora oggi pare un mondo a parte, mistico e insidioso, doloroso come un’amore…
Kwaidan, che in giapponese significa "storie di fantasmi", adatta quattro racconti popolari nipponici in altrettanti episodi di diversa durata. In Capelli Neri un samurai squattrinato abbandona la moglie per un nuovo matrimonio d'interesse, ma poi rimpiange il primo amore. In La Signora della Neve un giovane bloccato in una casupola nel fitto di un bosco a causa di una…
Quattro storie, di cui una lunga quanto un film a sé stante, che ci raccontano il mistero di figure impalpabili come i fantasmi, circoscritti a storie ambientate nel Giappone del passato, o comunque ad esso legate in modo particolare.
In "Capelli neri" un giovane samurai, avvilito dalle difficoltà economiche che non gli permettono di vivere dignitosamente, né di mantenere…
«Noi. Un pronome così scivoloso. Chi ne fa parte, e chi no? Se diciamo “Abbiamo perso uno di noi”, il numero indicato dal pronome cambia a metà frase. Per Martin, la parola era come…
Molti descrivono questo "Kwaidan" di Masaki Kobayashi come un horror giapponese, ma a me è sembrato più un film fantastico con qualche spruzzata di horror qua e la'. Diviso in quattro episodi per una durata complessiva di quasi tre ore, è tratto da una fonte letteraria importante come i racconti dello scrittore americano naturalizzato giapponese Lafcadio Hearn. Una parte…
Io sono uno di quelli che va al cinema per vedere LO SPETTACOLO DELLA REALTA'.
Nel cinema ritengo che siano indicate tutte le variabili, quasi ci fossero tutte le frequenze che rappresentano uno spettro…
I film di fantascienza (i migliori) ci mostrano come siamo legati alle nostre certezze, ma come queste siano insufficienti per "conoscere" in maniera completa e assoluta. Nonostante l'ignoto che circonda la Terra, noi…
“Nelle notti più oscure migliaia di fuochi spettrali volteggiano sulla spiaggia o si librano sopra le onde - pallide luci che i pescatori chiamano “Oni-bi”, o demoni di fuoco - e, ogni volta che si alza il vento, un suono di grida potenti si alza da quel mare, come il clamore di una battaglia”. [da Lafcadio Hearn (Yakumo Koizumi) - La storia di Hôichi-senza-orecchie, tratto da Kwaidan:…
finalmente ieri sera, dopo la quarta serata, con una pausa per vedere il carino la fidanzata ideale, ho finito questo film. estenuante, e un buon antidoto contro l'insonnia. non mi spaventano e non mi dispiacciono i film lenti, ma questo lento procedere ha fatto si che ognuna delle 4 storie contenute nelle quasi 3 ore di film abbiano fatto sembrare ogni storia lunga quanto l'intero film. il…
Capolavoro assoluto del cinema horror, conosciuto in tutto il mondo, sconosciuto in Italia.
Meraviglioso e imponente in tutto e per tutto, dalle musiche essenziali alla fotografia, dalle inquadrature ai movimenti di macchina, dal cast alla regia: 180 minuti di scuola di cinema. Tra i migliori film mai realizzati della storia del cinema, Masaki Kobayashi davvero sublime!
In quest'opera di Kobayashi abbiamo di fronte un grosso spaccato della cultura giapponese che ci trasporta attraverso colori forti e accesi, classici dell'arte nipponica (il blu puro, il rosso e l'arancione, il bianco neve e il nero ombra), musiche tradizionali e miti ancestrali a percorrere secoli di storia del loro paese per mezzo di spiriti e superstizioni, e paure e terrori.
La sequenza del…
Alcuni film sono talmente innovativi da riuscire a sfuggire ad ogni tipo di classificazione. Una delle cose più belle del cinema è che quando crediamo di aver visto tutto, e perciò pensiamo che ormai non ci sia più niente in grado di sorprenderci veramente, improvvisamente ci capita di imbatterci in un film che ci smentisce clamorosamente, dimostrandoci così…
"Hito no mite/ Koto togame senu/ Yume ni ware/ Koyoi itaran/ Yado sasu na yume" "Nessuno potrà vedermi né chiedermi qualcosa - In sogno verrò da te stanotte, non chiudere la porta al sogno"…
Una playlist dedicata (anche un po' polemicamente) a coloro che hanno seguito la moda dei Ju-On, Ringu, remake vari e se ne sono già dimenticati senza capire che questi erano solo una piccola appendice di una…
TUTTI A NANNA, ARRIVANO I FANTASMI!
Quattro episodi: 1, un uomo passa la notte con il fantasma della moglie che aveva abbandonato anni prima; 2, un uomo sposa senza saperlo lo spirito dell’inverno al quale era legato da una promessa fatale; 3, degli eroi morti chiedono a un cantore cieco di rievocare le loro gesta; 4, un soldato è tormentato dallo spirito che si è bevuto…
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Commenti (3) vedi tutti
Capolavoro del cinema fantastico in cui Kobayashi fonde visione artistica fantasmagorica e perizia tecnica all'avanguardia per confezionare un incantevole sogno/incubo lungo tre ore, che non smette di strabiliarci durante e ossessionarci anche dopo la visione.
leggi la recensione completa di port crosE' arrivato da noi nel 1965 grazie al premio speciale della giuria vinto a Cannes, ma a me risulta che sia stato girato nel 1954. Bisognerà però aspettare il 1980 perchè questo capolavoro possa essere visto nella versione integrale. In Giappone fu un flop clamoroso che alienò al regista il rapporto con i produttori e lo costrinse a vendersi la casa
commento di (spopola) 1726792Voto 7. [12.09.2010]
commento di PP