Regia di Lisa Cholodenko vedi scheda film
Famiglia lesbica sì, ma non allargata e dunque quasi tradizionale. In I ragazzi stanno bene emergono infatti i limiti del film a tesi, dove per dimostrare che la coppia lesbica funziona il padre biologico può essere solo un immaturo, la cui vicinanza alla famiglia risulta distruttiva. La Bening è Nic, una madre in carriera, e la Moore è Jules, che stenta a trovare un’attività redditizia, la prima è più fredda e la seconda più affettuosa. Anche i figli seguono modelli consolidati, con la ragazza diligente negli studi e inibita nelle relazioni, mentre il ragazzo è un po’ ribelle ma ha un cuore d’oro. Infine Paul, il padre biologico interpretato da Ruffalo, è fissato con le coltivazioni per l’appunto biologiche del suo ristorante, va in moto e si gode la vita ma quando cerca di essere responsabile rovina tutto. Mamma e mamma, pur tra nevrosi e insicurezze, sono buoni genitori, benestanti, un po’ chic e senza alcun bisogno di terzi incomodi, tanto meno se maschi. Infatti Jules licenzia senza troppi problemi anche l’uomo di fatica messicano, colpevole solo di un sorriso di troppo. Se pur l’impianto si rivela a poco a poco scontato, l’ironia e l’affiatamento degli interpreti – tanto le tre star quanto il giovane Hutcherson e soprattutto la talentuosa Wasikowska – creano una complicità cui è davvero difficile resistere.
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