Regia di Jan Svankmajer vedi scheda film
Questo corto è la rivelazione dello spirito letteralmente in decadenza della famosa dimora e del casato degli Usher, partendo dalle visioni del grande Edgar Allan Poe. Il tutto però è appunto trasfigurato dalla unicità della concezione di Jan Svankmajer, dove la materia è la vera protagonista, materia animata, spiritualizzata che circonda i personaggi umani, qui mai visibili.
Incombe lo scrutare della mdp sui muri che si sgretolano inesorabili, mobili semoventi e inquieti, tronchi isterici, terreni convulsi, fulmini, la presenza di un corvo anch'esso destinato a disfacimento, mentre la narrazione si staglia sul bianco e nero dai forti contrasti, una bara si aggira grottescamente con tanto di soggettive forse memori del Vampyr di C. T. Dreyer (soggettive, però, del legno della bara stessa, non del corpo che dovrebbe esserne all'interno!) e la musica nebbiosa di Jan Klusak avvolge e si avvolge su se stessa. 8 1/2
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