Regia di Rocco Papaleo vedi scheda film
Nonostante se ne fosse parlato molto al momento della proiezione al cinema, non avevo mai visto questo film. Nel complesso, l'ho apprezzato, nonostante alcuni piccoli aspetti negativi: lo spicchio di Meridione rappresentato sembra, come spesso accade, ma con meno accentuazione rispetto a quanto è mostrato in altri titoli, poco fedele alla realtà. Non è posto l'accento su alcuno dei problemi di quelle terre; inoltre, il la regìa si dilunga nel mostrare e descrivere località interessanti: nulla di male nel fare pubblicità ad una regione poco conosciuta e affascinante forse anche per questo, ma ritmo e realismo un po' ne risentono. Veniamo però agli aspetti positivi: i personaggi - tutti più o meno "bastonati" dalla vita - sono descritti con originalità. Il loro carattere, il loro passato e le loro aspirazioni sono narrate in momenti diversi del film, e contraddistinti con leggerezza, in modo da evitare un'eccessiva tipizzazione e consentire allo spettatore di identificarsi in uno o più di loro. Il viaggio che i protagonisti compiono è una metafora della riscoperta della loro terra, delle loro radici e della loro identità, ed uno stimolo a superare limiti pre-esistenti: la destinazione è al tempo stesso un nuovo punto di partenza. La narrazione è delicata; ci sono alcuni momenti forse un po' sopra le righe, voluti probabilmente per dare un po' di brio, tra sequenze che raccolgono dialoghi intimistici e bellissimi panorami dei monti, campagne e borghi - un po' scalcinati, ma veri - lucani; poche le cadute di ritmo. Ben realizzata ed originale la colonna sonora, con brani originali legati agli eventi del film.
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