Regia di Giorgio Bianchi vedi scheda film
Versione cinematografica di un progetto inizialmente nato per la televisione, questo Chiamate 22-22 tenente Sheridan è un modesto tentativo di imitazione (parzialmente riuscito, va riconosciuto, ma anche poco personale, poco originale) del noir all'americana. Musiche jazzate ed atmosfere buie (la redazione del giornale della notte, le strade della città sotto i lampioni, i locali notturni) per un centinaio di minuti scarsi di indagini poliziesche mai troppo intricate o fumose, delle quali anzi si intuisce fin dal primo minuto l'esito; l'idea iniziale da cui il film prende spunto è la trasmissione della Rai Giallo club, che in quegli anni ottenne grande successo. Il ruolo del protagonista - tenente Sheridan è affidato all'efficace, pungente volto di Ubaldo Lay, si tenta anche di contestualizzare alla meglio la storia (poliziotti in divisa americana, giornali con titoli in inglese), ma l'italianità del prodotto è comunque evidente. Il tenente (e questo film, allo stesso modo) è opera degli sceneggiatori Casacci-Ciambricco-Rossi e dello stesso regista; Umberto Orsini fra i co-protagonisti, musiche firmate dal maestro Armando Trovaioli. 4/10.
Katy Ferguson è condannata alla pena di morte: ha ucciso un bambino. Ma il tenente Sheridan non è affatto convinto della colpevolezza della donna e approfitta di una dilazione dell'esecuzione di due giorni per indagare e scoprire che...
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