Regia di Roger Corman vedi scheda film
Horror gotico tipico degli anni sessanta sfornato dalla prolifica factory di Roger Corman. Lo scrittore e sceneggiatore Charles Beaumont, famoso per aver scritto ventidue episodi della serie Ai Confini della Realtà, adatta e diluisce il celebre e omonimo racconto di Edgar Allan Poe. Il Principe Prospero (l'immancabile Vincent Price) diviene un cultore di Satana che raccoglie presso la sua corte nobili e avidi signorotti locali, dispensando sfarzo e feste. Brutale con quanti gli chiedano soccorso, Prospero si diletta nel dispensare sadismo e crudeltà mentre fuori imperversa la peste.
Portato avanti con una serie di dialoghi incentrati su Dio, sulla persistenza del male nel mondo e sulla morte (rimandi evidenti a Il Settimo Sigillo), il film si spinge fino alla fine e all'ingresso presso il palazzo della morte rossa. Quest'ultima, come nel racconto di Poe, è personificata e viene presentata quale emissaria della morte, un'entità del tutto disancorata da Dio e da Satana. L'epilogo, tuttavia, sembra lasciare aperta una luce (assente in Poe) in favore della divina provvidenza e di chi mostra fede in Dio. Eccezionali le location esterne e le scenografie (nebbia persistente), così come la fotografia e i filtri rossi di cui viene fatto abbondante uso. Lento lo sviluppo di trama. Un po' sopravvalutato.
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