Regia di E. Elias Merhige vedi scheda film
L'apocalisse dei sensi.
Begotten è la tenebrosa e macabra spettacolarizzazione della creazione - un oscuro ciclo cosmico che comprende nascita, morte e rinascita. Arte distorta, stuprata, rigenerata e rigenerante. La pellicola si presenta come una grottesca e paradossale esibizione di immagini e suoni che formano un torbido flusso sinestetico atto a deflagrare la percezione spettatoriale. Una pestilenziale necessità di tuffarsi e affogare nell'ignoto, nell'ignoto-divino. Un'esperienza degradante ed iniziatica, che non vuole accontentare o soddisfare il pubblico, ma mira ad incastrarsi nel subconscio dello spettatore. Un viaggio allucinato e soffocante. Un'opera respingente e abissale, che mette costantemente alla prova, come se fosse una putrida e stimolante sfida spirituale, coscienziale e mentale. Begotten è un incubo riflessivo. È il buio in sala, trasposto su pellicola.
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