Regia di Roy Ward Baker vedi scheda film
Londra 1913. Il ministro dell'interno in persona, incarica uno Sherlock Holmes ormai a riposo a investigare su un'importante personaggio tedesco approdato in Inghilterra e scomparso nel nulla. Riunione di grandi veterani (Cushing, Mills, Baxter, Milland, Diffring) per questa produzione televisiva tratta dai romanzi di Arthur Conan Doyle, nonostante il soggetto sia stato scritto da Anthony Hinds e sceneggiato da N.J. Crisp. Troviamo nuovamente il grande Peter Cushing a vestire i panni del leggendario investigatore londinese, dopo che lo stesso gli aveva dato il volto nel bel LA FURIA DEI BASKERVILLE di Terence Fisher del 1959 e in una serie televisiva attiva tra il 1964 e il 1968. Pellicola diretta e realizzata con la consueta eleganza tipicamente british dall' Hammeriano Roy Ward Baker qui alla sua ultima prova dietro la macchina da presa e interpretata con grandissima classe da anziani interpreti di consumata bravura. I limiti consistono in una confezione troppa televisiva e in una morale eccessivamente anti-tedesca. Mi riesce difficile (e anche un poco offensivo) pensare che la Germania di quell'epoca (ricordiamoci che non erano ancora nazisti) avesse potuto avvelenare coi gas un'intera città, facendo così strage di civili. Prodotto non eccelso, diligente e gradevole. Sempre meglio delle costose e tronfie versioni dirette da Guy Ritchie nel 2009 e nel 2011.
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