Andrea è un trentenne di buona famiglia come tanti che però non ha ancora trovato un proprio percorso: è apatico, al limite della depressione, privo di interessi. Anche il suo mondo sentimentale ne soffre: sta con una ragazza che soffre di anoressia e la loro relazione è tormentata e priva di slanci. Dall'Africa, dove vive il padre, separato dalla madre di Andrea da molti anni, giunge però una notizia destinata a portare molti cambiamenti: l'uomo è in fin di vita. Andrea decide così di partire per l'Africa. Scoprirà di avere un fratellino di colore di soli 8 anni: un incontro che costringerà Andrea a rivedere molte cose di se stesso e della sua vita.
Note
Cinema ombellicale e narciso, attraversa corpi e mondi senza mai farsi contaminare da nessuno, restando identico a se stesso e dandosi insopportabili arie d’autore.
Silvio Muccino vive in un altro mondo. Un mondo in cui un ammanicato fratello maggiore ti trascina a forza dentro a un lavoro che non sai fare, ma che tu perseverando prosegui a fare, con danni grossissimi eppure credendoti un figo. Un mondo in cui fama, successo, denaro e quant'altro ne consegua ti precipitano addosso fin da giovanissimo, senza alcuno sforzo, e tu finisci logicamente per… leggi tutto
Storia toccante e di facile presa sul pubblico per "little" Muccino, che comunque dirige e recita bene in questa sua seconda fatica da regista, dopo "Parlami D'Amore" (2008). Ottima fotografia, soprattutto nella parte girata in Africa, e buone interpretazioni, oltre allo stesso Silvio Muccino, già citato, di Isabella Ragonese e del piccolo Michael Rainey Jr., che nel ruolo di Charlie,… leggi tutto
Io penso che sia un bel film, e il bambino riesce a recitare bene la sua parte, anche Muccino mi è piaciuto, non trovo il perchè di tante critiche, quando film fatti peggio ricevono lodi e commenti positivi. Penso che bisogna valutare il film senza il presupposto e l' idea di raccomandato che si attribuisce di Muccino. leggi tutto
Dopo il vetusto “Parlami d’amore” Silvio Muccino prova a fare sul serio portando su grande schermo una storia molto più ambiziosa, matura e contraddistinta da elementi fatti apposta per attirare l’attenzione del pubblico. Purtroppo Muccino jr., conferma i suoi limiti, nonostante senza dubbio rispetto all’esordio da regista ci sia comunque qualche passo avanti (ma farli indietro era…
--<<<<----- muccino / vaporidis in un momento di autocoscienza collettiva ( lui e lo zerbino del bagno ). Quei film alla Alessandro Poggi ( ecchicazz'è Alessandro Poggi ? / s'alza un coro giustamente /…
Cinematograficamente parlando il mio anno è iniziato in modo degno rispetto a come era finito... Prima della parentesi delle 2:00 di stanotte (era già 2012,evviva!!) in cui facendo zapping ho acchiappato e rivisto l'amato '500 days of summer',infatti,avevo chiuso l'infausto 2011 con l'infaustissimo 'Letters to Juliet' di cui già ho raccontato altrove. Per caso,volontà,tematiche trattate e…
Silvio Muccino vive in un altro mondo. Un mondo in cui un ammanicato fratello maggiore ti trascina a forza dentro a un lavoro che non sai fare, ma che tu perseverando prosegui a fare, con danni grossissimi eppure credendoti un figo. Un mondo in cui fama, successo, denaro e quant'altro ne consegua ti precipitano addosso fin da giovanissimo, senza alcuno sforzo, e tu finisci logicamente per…
Storia toccante e di facile presa sul pubblico per "little" Muccino, che comunque dirige e recita bene in questa sua seconda fatica da regista, dopo "Parlami D'Amore" (2008). Ottima fotografia, soprattutto nella parte girata in Africa, e buone interpretazioni, oltre allo stesso Silvio Muccino, già citato, di Isabella Ragonese e del piccolo Michael Rainey Jr., che nel ruolo di Charlie,…
Silvio Muccino, Carla Vangelista e compagnia vivono per davvero in un altro mondo. Dove nessuno lavora e c’è sempre un sacco di tempo per viaggiare e stare a rimuginare su quanto soffriamo noi privilegiati che abbiamo tutto. Anche a Nairobi, Muccino sembra che sia sempre rinchiuso nel perimetro del suo quartiere. Il padre morto in Africa gli lascia un fratello. Lui vorrebbe mollarlo al nonno…
Io penso che sia un bel film, e il bambino riesce a recitare bene la sua parte, anche Muccino mi è piaciuto, non trovo il perchè di tante critiche, quando film fatti peggio ricevono lodi e commenti positivi. Penso che bisogna valutare il film senza il presupposto e l' idea di raccomandato che si attribuisce di Muccino.
Un altro mondo doveva far dimenticare l'opera prima Parlami d'amore, dove Silvio Muccino aveva debuttato in veste di regista. Un film sbagliato che puntava ad obiettivi ambiziosi e invece deluse le aspettative. La seconda opera sempre tratta da un romanzo di Carla Vangelista, dimostra che il regista - attore si sta ritagliando un suo spazio, siamo sempre nel genere drammatico con risvolti…
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Commenti (1) vedi tutti
Trama carina anche se Muccino è poco credibile.
commento di ferni