Regia di Karan Johar vedi scheda film
C'era una volta un paese nel quale regnavano la felicità, la giustizia e la libertà, finché un brutto giorno (l'11 settembre del 2001) dei terroristi islamici seminarono l'odio, la discordia e la diffidenza in quel reame fatato.
Dove Bollywood (nella sua accezione deteriore) incontra Hollywood (nella sua accezione deteriore), Karan Johar ci racconta una fiaba di rara idiozia, che scade più volte nel ridicolo involontario e nel cattivo gusto.
Non so come si possa apprezzare (la recensora di FilmTV le appioppa addirittura quattro pallini!) una simile interminabile sequela di battute puerili e momenti drammatici di chiaro sapore ricattatorio, affidati ad un personaggio che sembra la sintesi di Forrest Gump, Rain Man e del protagonista di Shine.
Evidentemente, nel mondo, c'è qualcosa di più bolso, tronfio, insulso ed inutile del cinema hollywoodiano: il cinema bollywoodiano.
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