Rizwan Khan, affetto da una forma di autismo, vede la sua famiglia distrutta dall'intolleranza post 11/9. Intraprende allora un'odissea per incontrare il presidente.
Note
Bollywoodiano, dunque con abuso di ralenty e musiche, durata interminabile e happy end zuccheroso, si dipana con insostenibile semplicismo.
bel film e buona sceneggiatura forse un po troppo romanzato - una verità da capire ,non si può odiare una razza ma l unica realtà è che esistono due tipi di razze . l uomo buono e il cattivo
Bel film forse più verso Hollywood che Bollywood però penalizzato dalla classica durata eccessiva di due ore e mezza. La storia è scritta bene e soprattutto ben interpretata. Alcuni pezzi sono veramente drammatici. Bella la colonna sonora
Operazione furbetta che esporta sul suolo americano la celebrità indiana Shah Rukh Khan e fin dai titoli di testa, con quasi due minuti pieni di marchi e sponsor vari, è facile intuire come le intenzioni non siano genuine fino in fondo, ma calcolate con tecnicismo che in certi frangenti risulta anche insopportabile vanificando anche cose non del tutto disprezzabili.
Rizwan Khan è fin da… leggi tutto
Cresciuto seguendo l'insegnamento materno secondo il quale nel mondo l'unica vera distinzione tra gli uomini è quella tra buoni e cattivi, Rizwan Khan - afflitto da una forma lieve di autismo nota come sindrome di Asperger - promette a sua madre che riuscirà a vivere un'esistenza felice. I suoi intenti sembrano realizzarsi quando, lasciata l'India per S.Fancisco, incontra… leggi tutto
Siamo tutti americani. È questo il collante con cui, all’indomani della tragedia che ha fatto dell’America un campo da risiko, il popolo statunitense e non solo si è stretto in quei giorni terribili. I bianchi con i neri. I cattolici con i musulmani. Ma si sa, trovare un capro espiatorio, un parafulmine su cui scaricare le proprie frustrazioni e la propria rabbia è certo un buon antidoto… leggi tutto
Operazione furbetta che esporta sul suolo americano la celebrità indiana Shah Rukh Khan e fin dai titoli di testa, con quasi due minuti pieni di marchi e sponsor vari, è facile intuire come le intenzioni non siano genuine fino in fondo, ma calcolate con tecnicismo che in certi frangenti risulta anche insopportabile vanificando anche cose non del tutto disprezzabili.
Rizwan Khan è fin da…
C'era una volta un paese nel quale regnavano la felicità, la giustizia e la libertà, finché un brutto giorno (l'11 settembre del 2001) dei terroristi islamici seminarono l'odio, la discordia e la diffidenza in quel reame fatato. Dove Bollywood (nella sua accezione deteriore) incontra Hollywood (nella sua accezione deteriore), Karan Johar ci racconta una fiaba di rara idiozia, che scade più…
In memoria di Michele Giuseppe Scaramuzzo, nato a Lavello (PZ) il 26 Luglio 1945, scomparso a Lavello il 3 Settembre 2012. All'inizio non sapevo se "dirlo" o meno qui sul sito, perchè in genere cerco di non far…
Il film non è male ma troppo Bollywood. Dappertutto c'è l'ammmore (scritto proprio così) stile indiano dove la moglie è la regina della casa sempre dolce e gentile e intelligente e l'uomo mezzo scimunito da questo amore dove girano gli angioletti e le nuvolette. Lei bellissima e spiritosa e affabile, ma guarda un po', ragazza madre abbandonata da un marito crudele e, nonostante tutto,…
Siamo tutti americani. È questo il collante con cui, all’indomani della tragedia che ha fatto dell’America un campo da risiko, il popolo statunitense e non solo si è stretto in quei giorni terribili. I bianchi con i neri. I cattolici con i musulmani. Ma si sa, trovare un capro espiatorio, un parafulmine su cui scaricare le proprie frustrazioni e la propria rabbia è certo un buon antidoto…
Cresciuto seguendo l'insegnamento materno secondo il quale nel mondo l'unica vera distinzione tra gli uomini è quella tra buoni e cattivi, Rizwan Khan - afflitto da una forma lieve di autismo nota come sindrome di Asperger - promette a sua madre che riuscirà a vivere un'esistenza felice. I suoi intenti sembrano realizzarsi quando, lasciata l'India per S.Fancisco, incontra…
Forrest Gump in salsa bollywood. La realtà è molto più complessa di una infantile suddivisione tra buoni e cattivi e i propositi pacifisti del lunghissimo film si annacquano in una melassa di buoni sentimenti. Vanno persi così i pochi spunti interessanti, come la forza del personaggio protagonista, che è tutta nel nome ("My name is Khan, and I'm not a…
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Commenti (3) vedi tutti
bel film e buona sceneggiatura forse un po troppo romanzato - una verità da capire ,non si può odiare una razza ma l unica realtà è che esistono due tipi di razze . l uomo buono e il cattivo
commento di mao56Non mi ha fatto impazzire questo film.
commento di soniarebeiroBel film forse più verso Hollywood che Bollywood però penalizzato dalla classica durata eccessiva di due ore e mezza. La storia è scritta bene e soprattutto ben interpretata. Alcuni pezzi sono veramente drammatici. Bella la colonna sonora
commento di XANDER