Regia di Roman Polanski vedi scheda film
Mi ha lasciato emotivamente indifferente, come purtroppo è successo anche con altri film di Roman Polanski. Ho riscontrato, infatti, una certa difficoltà nell'essere coinvolto da quanto mi veniva mostrato e accadeva ai diversi comprimari. Certo, non nego l'onestà del messaggio e del suo riflesso politico, sebbene il finale mi sia parso un po' troppo deludente. Ma la narrazione avrebbe comunque potuto (e dovuto) essere decisamente più appassionante. Soffre di un ritmo blando che stona con il genere e di personaggi che non rispecchiano esattamente quel che si dice essere memorabile.
Occasione mancata. Ne avevo sentito parlare bene e mi aspettavo davvero di più.
Il soggetto non è poi così intrigante come si potrebbe erroneamente sperare. E il finale mi ha lasciato l'amaro in bocca. I protagonisti sono troppo freddi e distanti per poter essere in grado di conquistare il favore dello spettatore.
Le musiche di Alexandre Desplat o sono discrete o sono deliziose.
Magari i difetti erano già nel romanzo di Robert Harris, che non ho letto...
Non il suo miglior film, decisamente.
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